“Fanculo la patria“, Messina si è risvegliata con questa scritta oggi 22 febbraio. È stata fatta con uno spray nero sulla stele del monumento ai caduti della Batteria Masotto, alla passeggiata a mare del capoluogo.
Si ritiene che sia stata opera di un gruppo di anarchici che hanno deturpato una scultura di fine Ottocento che la cittadinanza aveva fatto installare, con una raccolta fondi, per omaggiare l’impresa dei soldati siciliani che erano morti nella battaglia di Adua, nell’ambito delle politiche colonialistiche dell’allora governo Crispi.
Un gesto vandalico che si è verificato a poca distanza dalle celebrazioni dell’1 marzo, che si volgono proprio davanti al monumento, per commemorare, tra gli altri, il capitano Masotto e il tenente Emilio Ainis.
“Offendere la memoria degli eroi che hanno perso la vita per consentirvi di nascere è come bestemmiare”, ha commentato il sindaco Cateno De Luca.
“Tra l’altro, denota che siete degli ingrati e senza un briciolo di umanità. In giornata Messina Servizi provvederà a cancellare questo gesto infame”.