Giuseppe Petrosino, detto Joe, nacque a Padula, in provincia di Salerno, il 30 agosto 1860,con la sua famiglia era emigrato a New York alla fine dell’Ottocento, ricorrono quest’ anno i 110 anni dalla sua morte.
Figlio di un sarto, ebbe un adeguata istruzione a Little Italy . Fu il primo italo americano a diventare luogotenente della polizia di New York, divenne amico di Theodore Roosevelt, che fu prima assessore della polizia di New York e poi presidente degli Stati Uniti.
Sin da giovanissimo cominciò a lavorare, si mise a vendere giornali, a lucidare scarpe e continuò a studiare facendosi poi assumere come netturbino dall’amministrazione newyorkese.
In quel periodo erano cominciate ad arrivare in America , le fitte schiere di emigranti italiani, questo fenomeno aveva posto le autorità americane di fronte a gravi problemi, primo fra tutti quello dell’ordine pubblico. I poliziotti,in quel periodo erano quasi tutti ebrei o irlandesi, e non riuscivano a capire gli italiani né a farsi capire da loro: questo generava un clima a favore delle organizzazioni criminali che giunsero in breve a controllare una parte di Little Italy.
Nel 1883 Joe Petrosino divenne poliziotto, dai racconti e testimonianze della sorella e dei parenti, molte donne non lasciavano uscire i propri figli in strada, a Little Italy, quando era di pattuglia: “Oggi Petrosino ind’ ‘a minestra” era la frase in codice che i popolani diffondevano nel quartiere quando Petrosino avrebbe pattugliato la zona (in italiano: “Oggi prezzemolo nella minestra“, nella maggior parte dei dialetti del sud petrosino vuol dire prezzemolo).
Le tecniche di lotta al crimine, di cui Petrosino è stato l’ ideatore, sono ancora praticate oggi dalle forze dell’ordine. Joe Petrosino ebbe coraggio e determinazione nel contrastare la mafia, soprannominata negli Stati Uniti in quel periodo la Mano Nera, che si era radicata profondamente nella società nordamericana. La missione era top secret, ma a causa di una fuga di notizie tutti i dettagli furono pubblicati sul New York Herald.
Petrosino partì comunque nell’erronea convinzione che in Sicilia la mafia, come a New York, non si azzardasse a uccidere un poliziotto. Venuto a
Palermo per scoprire i legami tra la Mano Nera e la mafia in Italia, fu ucciso in piazza Marina dal boss Vito Cascio Ferro, alle 20,45 di venerdì 12 marzo 1909, si udirono tre colpi di pistola in rapida successione e un quarto sparato subito dopo, si suscitò subito il panico nella piccola folla che attendeva il tram al capolinea di piazza Marina.
Fu la prima vittima di mafia come appartenente alle forze dell’ordine. Sono stati realizzati numerosi film, sceneggiati e fumetti, sin dal 1909 , quando è stato distribuito un documentario sugli imponenti funerali del poliziotto americano Petrosino. Sulla base dei libri di Arrigo Petacco e Secondo Signoroni, nel 1972 è stato prodotto uno sceneggiato televisivo in 5 puntate, diretto da Daniele D’Anza e come attore Adolfo Celi, che interpretava il popolare investigatore, prodotto dalla Rai e intitolato Joe Petrosino.
Nel 1960 Richard Wilson ha diretto “Pagare o morire”, nel 2006 la Rai ha trasmesso una miniserie di 2 puntate dal titolo Joe Petrosino, con l’attore Giuseppe Fiorello nella parte del poliziotto italo-americano. Nel 2018 sono stati acquistati da Leonardo Di Caprio, i diritti del romanzo”La mano nera: la vera storia di Joe Petrosino” (originale: The Black Hand) e si attente la produzione della pellicola.
La figura di Joe Petrosino continua ad esistere grazie a lavoro delle tre associazioni di New York, Padula, e Palermo che ne diffondono i valori. Rivolgiamo alcune domande ai presidenti delle associazioni di Palermo Annamaria Corradini e al Presidente di Padula Vincenzo La Manna.
Presidente Corradini cosa rappresenta la figura Joe Petrosino , per lei oggi ?
Petrosino rappresenta una icona per la difesa della legalità e l’affermazione dei principi legati alla lotta contro tutte le mafie. Ogni anno la nostra associazione assieme a quella di Padula ricorda e commemora Joe Petrosino il 12 marzo. L’associazione Joe Petrosino Sicilia ha istituito quest’anno il premio omonimo che è destinato a personalità della cultura, della scienza, dello spettacolo, dell’imprenditoria, che si siano distinte nella promozione e nella divulgazione culturale educativa dei principi della legalità. Nella prima edizione il premio è stato assegnato a Stephan Talty autore di molti best seller da cui sono stati tratti film famosi. Egli ha scritto il libro di successo “The Black Hand” (La Mano Nera). Il protagonista è appunto Joe Petrosino il poliziotto feroce e spietato contro quel fenomeno criminale che lo porterà a morire a Palermo per mano mafiosa. Leonardo Di Caprio sta realizzando un film ispirato a questo libro.
Presidente La Manna quali sono state le attività dell’ associazione Joe Petrosino nel 2018?
Nel 2018 siamo stati a Palermo per la commemorazione del 12 marzo, a settembre abbiamo fatto il Premio internazionale Joe Petrosino giunto alla 17° edizione, siamo stati presenti a New York per il Columbus Day e altre manifestazioni.
Presidente Corradini ritiene ancora attuale la figura di Joe Petrosino e ritiene opportuno una divulgazione nelle scuole in modo da sensibilizzare i giovani sul tema della legalità ?
Petrosino è la prima vittima di mafia appartenente alle forze dell’ordine e oggi è molto importante divulgare la sua storia nelle scuole, per ricordare un passato ancora attuale e approfondire ancora meglio le stragi di mafia che ci hanno accompagnato fino a tempi recenti.
Rivolgo la stessa domanda al presidente La Manna ?
Oggi la figura di Joe Petrosino è più forte di prima, è stato la prima vittima di mafia,come associazione nel 2018 abbiamo fatto un progetto per le scuole sulla legalità unendo i tre comuni di Padula,Sicignano,Contursi.
Presidente La Manna e Presidente Corradini, che contributo ha dato o sta dando l’ associazione Joe Petrosino?
La nostra Associazione Joe Petrosino internazionale, l’anno prossimo compie 20 anni e portiamo avanti il nome di Joe Petrosino in Italia e nelle altre parti del mondo dove noi andiamo.
Joe Petrosino per l’associazione di Palermo, rappresenta un punto di partenza e di arrivo per diffondere e far conoscere questa eroica figura leggendaria, che rimane un riferimento per recuperare la memoria e non dimenticare un passato da mantenere vivo. Tra l’altro Petrosino per il suo intuito eccezionale introdusse metodi investigativi innovativi per i tempi e ancora validi per le indagini. Fu un antesignano delle nuove tecnologie.