Catania al 9,18 per cento, Palermo e Messina di poco al di sopra del 14 per cento. I Comuni più virtuosi sono: Giardinello, nel Palermitano e Zafferana Etnea, nel Catanese, con oltre il 79 per cento mentre Catenanuova, Cerami e Sperlinga, nell’Ennese, sono ancora ferme a zero. I dati sulla raccolta differenziata, gli ultimi finora a essere stati ufficialmente certificati, sono aggiornati al 31 dicembre 2017 e fotografano una situazione critica.
Da qui la necessità per la Regione Siciliana di tentare di imprimere una sterzata al servizio affidandosi al CONAI con il quale è stata raggiunta un’intesa per lo sviluppo e il potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti d’imballaggio: vetro, plastica, carta, legno, acciaio e alluminio. L’Accordo di programma è stato siglato nella sala Alessi di Palazzo d’Orleans, a Palermo, dal governatore Nello Musumeci e dal presidente del CONAI – Consorzio nazionale imballaggi, Giorgio Quagliuolo, alla presenza dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità Alberto Pierobon e del dirigente del dipartimento Acqua e rifiuti Salvo Cocina.
I primi interventi coinvolgeranno i Comuni con più di cinquantamila abitanti che, in forma singola o associata, gestiscono i servizi e che alla fine del 2017 non hanno raggiunto la soglia del 25 per cento (Trapani e Bagheria), oltre le Città metropolitane di Palermo, Catania, Messina. CONAI, attraverso i Consorzi di filiera, garantirà il ritiro e il conseguente avvio a riciclo e recupero riconoscendo alle amministrazioni locali i corrispettivi previsti dall’Accordo quadro siglato con l’Anci.
“Per quanto riguarda la raccolta differenziata – evidenzia il presidente Musumeci – la Regione, in un anno, è passata dal 21 per cento a circa il 35 per cento: un vero miracolo, considerando che non abbiamo mandato all’estero nemmeno un chilo dei nostri rifiuti. E siamo riusciti a scongiurare anche il rischio del collasso del sistema delle discariche accompagnando, poco a poco, l’Isola fuori dall’emergenza; è ovvio che rimane ancora tanto da fare, ma la legge e il Piano sono già pronti ed entro un anno potremo affermare di essere al sicuro. La collaborazione con il CONAI per i materiali di riciclo segna un’ulteriore tappa di questo percorso nel quale, però, l’atteggiamento del cittadino resta fondamentale: la gente deve imparare a scartare il vetro, la plastica, il metallo e tutti quegli altri materiali che non devono assolutamente arrivare mai più in discarica. E’ una scelta razionale ma, allo stesso tempo, economica e remunerativa“.