Disco verde del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sulla richiesta presentata dal Comune di Messina per interventi mitigativi delle barriere continue ed ampliamento di alcuni attraversamenti lungo la sede tranviaria della città. Non ci sarà insomma la possibilità di attuare soluzioni alternative al tram, che quindi non verrà smantellato. Si dovrà procedere in un’ottica di rivisitazione e riqualificazione complessiva del percorso già esistente.
“Per quanto riguarda il tram – annuncia il sindaco Cateno De Luca – abbiamo avuto l’autorizzazione a procedere per eliminare le barriere e spostare la linea dalla cortina del porto. Stiamo preparando un progetto di circa 100 milioni di euro per riqualificare la linea tranviaria con una serie di obiettivi che saranno fondamentali per cambiare volto alla città”.
Nel dettaglio, il piano che sta predisponendo l’Amministrazione De Luca prevede di: “Liberare la cortina del porto dalla linea tranviaria; eliminare le attuali barriere che hanno squartato la città; ripristinare i sotto-servizi e la raccolta acque piovane; prolungare la tratta fino all’Annunziata a servizio della cittadella universitaria; riqualificare le attuali carrozze aumentandone il numero in funzione; collaudare tutta la tratta non essendo stata collaudata gran parte dell’attuale linea tranviaria”.
“Il Ministero delle Infrastrutture – ha aggiunto De Luca – non finanzia più soluzioni alternative all’attuale tram fino a quando non si completerà l’ammortamento minimo che è 30 anni cioè tra 15 anni si potranno ottenere finanziamenti per attuare strategie alternative. Visto che per altri 15 anni dobbiamo piangerci il tram almeno dobbiamo cercare di piangere con un occhio solo”.