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“Bene, bene, bene, benissimo…“: entra in scena, al Teatro Biondo di Palermo, Antonio Rezza e comincia lo spettacolo “Fotofinish” che, per lui e Flavia Mastrella, autrice dell’habitat nelle loro produzioni, è sempre avventura, libertà e scambio con il pubblico. Senza la pretesa di offrire un qualcosa di predefinito.
Fotofinish, andato in scena per la prima volta nel 2003 e che continua a raccogliere apprezzamenti (assistente alla creazione Massimo Camilli; disegno luci Daria Grispino), attraverso una “corsa vagamente improbabile” disegna una geometria politica e sociale apparentemente folle, fuori controllo, ma in realtà totalmente lucida e concreta.
Corre da una parte all’altra del palcoscenico Rezza, mentre afferra oggetti offerti da Ivan Bellavista, li usa e poi li lascia in una continua costruzione, sì materiale ma soprattutto immaginativa, a cui il pubblico non si sottrae, anzi partecipa con piacere.
Ritmo nella parola, nel gesto, nell’immagine che è il risultato di una serie di elementi, come ci dice Flavia Mastrella nella video intervista, ritmo che è frutto di una contaminazione, di un lavoro molto più complesso dove l’uno non prevale sull’altro. E si capisce perché è da decenni che la coppia artistica produce e viene apprezzata da critica e pubblico, tanto da aver ricevuto lo scorso anno il Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale Teatro a Venezia.
Nel testo “mai scritto” Rezza raddoppia le parole “per sentirsi meno solo” e costruisce una realtà possibile passando dall’essere un politico, un poliziotto, un semplice cittadino, un cane pure, fino a rendersi conto che, in definitiva, è la solitudine l’unica certezza.
“Perché credete a tutto cittadini?” Il nocciolo della questione, e forse anche il segreto della tenuta nel tempo dello spettacolo, è tutto qui ma ormai è troppo tardi: il palcoscenico del Teatro Biondo è pieno di spettatori morti, apparentemente, ma molto divertiti che applaudono calorosamente a fine spettacolo e che quasi non vogliono più andar via (foto di scena di Giulio Mazzi).
Antonio Rezza e Flavia Mastrella, di scena al Biondo fino al 14 aprile, prenderanno parte mercoledì 10 aprile, ore 21 al cinema De Seta (via Gili, 4), ad un incontro organizzato dall’associazione Lumpen, moderato dal direttore artistico Franco Maresco, dove verranno proiettati alcuni loro lavori.