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La Festa dei Giudei a San Fratello, una tradizione unica in Sicilia [Il programma]

lunedì 15 Aprile 2019

Nuova del tutto, nel ciclo delle rappresentazioni mute, è la festa dei Giudei di San Fratello dove i giovani mandriani camuffati intenzionalmente da Giudei, corrono all’impazzata per le strade facendo un vero pandemonio ed assordando la gente. A codesto ciclo sono da riportare le scene dei disciplinanti, ora non più riconoscibili nelle processioni che sono tutte di raccoglimento e di pietà dei fedeli, per quanto poi in apparenza lontana, è molto vicina in sostanza a siffatto gruppo di spettacoli…” (Giuseppe Pitrè)

“…ma una festa religiosa, che cos’è una festa religiosa in Sicilia? Sarebbe facile rispondere che è tutto… E anzi tutto una esplosione esistenziale… esplosione dell’es collettivo di un paese dove la collettività esiste soltanto a livello dell’es… I Giudei (di San Fratello) sono gli uccisori del Cristo, perciò nella rappresentazione della passione di Cristo che viene condannato e crocifisso, essi demonicamente si scatenano… e ci chiediamo se alla formazione di una tale tradizione non abbiano concorso più delle ragioni calendariali e liturgiche, ragioni psicologiche, sociali, storiche.” (Leonardo Sciascia)

La nostra meta è San Fratello, centro agricolo dei Nebrodi, compreso fra i torrenti Furiano ed Inganno, situato a ridosso di una rupe costituente i ruderi del castello di Turiano, per la celeberrima “Festa dei Giudei“, a cui accennano Giuseppe Pitrè e Leonardo Sciascia. Prima di penetrare in questo rito, che molti considerano sospeso tra il sacro e il profano, indaghiamo sul suo nome che si fa risalire ai Santi protettori Alfio, Filadelfio e Cirino, tre Fratelli che avevano subito il martirio a Lentini nell’anno 263 e i cui resti mortali furono trafugati da Santa Tecla e, poi, custoditi nella rocca di Dèmena, sopra San Fratello.

Le reliquie, riportate alla luce nel periodo normanno, vennero trasfe­rite nella Chiesa Madre, dove sono devotamente custodite in una cassa d’argento. Secondo alcuni studiosi il nome Dèmena, trasformatesi nel tempo in Dèmone, non piacque agli abitanti che, intendendo onorare la memoria dei Santi Fratelli, lo cambiarono in San Filadelfio, alteratosi poi nella pronuncia locale in San Fratello. Quest’ultimo non sarebbe soltanto l’erede della Dèmena medievale ma, pure, dell’antica città sicula di Apollonia, una delle tante località vittime delle incursioni di Verre.

La cittadina dei Nebrodi è stata fondata integrando gli abitanti greco-latini con immigrati venuti al seguito dei lombardi provenienti da Casale Monferrato con Adelaide o Adelasia degli Aleramici, dall’Alto Novarese, dalla Francia e dalla Lombardia, nel XII secolo. E mentre nelle altre colonie lombarde di Sicilia alcuni elementi originari sono scomparsi, a San Fratello vige immutato ed intaccato l’originario dialetto gallo-italico.

La festa dei GiudeiFESTA DEI GIUDEI

La Festa dei Giudei, che si svolge nei giorni di Mercoledì, Giovedì e Venerdì Santo, (17,18 e 19 aprile), unica in tutta la Sicilia, probabilmente di origini medievali, è una rappresentazione estremamente suggestiva che ricorda i Giudei che percossero e condussero Cristo al Calvario. Il costume, secondo la tradizione, è formato da una giubba, da calzoni di mussola rossa e da strisce di stoffa di colore giallo. La testa coperta da una maschera, “sbirrijan” (lingua gallo-italica), un “cappuccio” che si slancia con un lungo cordoncino sino ad assottigliarsi per legare la coda; pelle lucida con lingua, sopracciglia lunghe e arcuate; scarpe di cuoio grezzo e di stoffa, schierpi d’piau (in lingua locale); catene a maglie larghe nella mano sinistra, d’scplina; trombe militari con vari ornamenti finemente intarsiati e ricamati, specialmente nella giubba, che ricordano le antiche tradizioni della cultura araba.

Il Giudeo di San Fratello rappresenta il crocifissore, il flagellatore e il soldato che affondò la sua lancia nel costato di Gesù e, quindi, non è soltanto folkloristico, grottesco o folle; rispetta un silenzio assoluto e utilizza le sole trombe per annunciare la sua presenza ed essenza. I Giudei sono legati a ragioni sociali e, infatti, prima ne indossavano l’abito solo i contadini, i pastori, i mandriani, gli allevatori in genere e non i ricchi proprietari terrieri o gli aristocratici che accettavano di essere scherniti durante i tre giorni della festa con piccoli balletti o scherzi senza nulla di offensivo o di irriverente.

La festa dei Giudei

La Festa dei Giudei di San Fratello inizia all’alba del Mercoledì Santo e termina la sera del Venerdì. Tre giorni intensi che vedono da un lato i devoti cristiani, intenti nelle classiche celebrazioni della Settimana Santa, e dall’altro i Giudei che, festanti giorno e notte per le vie del paese, bevono in ogni casa dando fiato alle loro trombe per disturbare le manifestazioni religiose. La processione delle varette con i Misteri della passione di Cristo, raffiguranti Gesù in catene, flagellato, gravato dalla Croce, sepolto, compianto dall’Ad­dolorata, è da loro platealmente disturbata. «La parte del cappuccio che scende a ricoprire il viso – nota Antonino Buttittaforma una mascara grottesca: due lunghi e arcuati tratti neri segnano le sopracciglia, un pezzo di pelle o di stoffa, anch’esso nero, rappresenta la lingua che scende pensoloni dal disegno della bocca».

Sull’elmetto sono dipinti motivi tratti dalla simbologia cristiana o da quella popolare, come croci, pesci, cuori, fiori intrecciati, aquile, falci di luna, corni rossi. Così travestiti, i Giudei fanno un baccano indiavolato: corse, salti, sgambetti, prove di equilibrismo, canti, rumore di catene, assordanti squilli di tromba… finché dura la processione. Ma, una volta riportato il Crocifisso in chiesa, tutto rientra nella normalità.

 

PROGRAMMA

Martedì 16 aprile
Giornata Eucaristica

Alle 9,30
Esposizione del S.S. Sacramento per tutta la giornata e disponibilità per le confessioni in Chiesa Madre.

Mercoledì Santo 17 aprile

Alle 17 – Chiesa di San Antonio
S. Messa e Processione per rilevare il Mistero della Pietà dalla Chiesa del Crocifisso.

I Giudei cominciano a riempire le vie del centro già dal primo pomeriggio, anche se fin dal mattino qualche gruppo di ragazzini impazienti è già in strada.

Giovedì Santo 18 aprile

Fin dalle prime ore del mattino i Giudei riempiranno le vie del paese e continueranno a suonare le loro trombe fino a tarda sera.

Alle 17
Sacra Rappresentazione della Coena Domini in Piazza Convento.

Alle 18 – nelle Chiese
Celebrazione liturgica della Cena del Signore.

Dalle 22,30 per tutta la notte – nelle Chiese
Adorazione eucaristica e sarà possibile visitare i sepolcri

Venerdì Santo 19 aprile

Alle 9
Via Crucis col SS Crocifisso

Alle 16 – Chiesa di San Antonio e Chiesa Madre
Celebrazione Liturgica della Passione del Signore

Alle 17
L’Addolorata e gli altri Misteri raggiungeranno Piazza Convento

Alle 18
Partenza dalla Chiesa Madre (Piazza Convento) della Processione con il SS Crocifisso e tutti Misteri.

Giornata conclusiva dei Giudei che dall’alba a notte fonda gireranno per le vie del paese suonando le loro trombe militari.

Sabato Santo 20 aprile

Alle 22 – Chiesa Madre Maria SS. Assunta (Piazza Convento)
Veglia Pasquale Interparrocchiale.

Domenica di Pasqua 21 aprile

Alle 10 – Chiesa Madre
Santa Messa a cui seguirà Processione con Cristo Risorto

Alle 10 – Chiesa di S. Antonio
Santa Messa, seguirà la Processione con la Madonna per l’incontro in Piazza Monumento.

 

Buona Pasqua a tutti da San Fratello.

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