In IV Commissione delll’Ars procede l’iter del disegno di legge volto a monitorare le emissioni inquinanti ed a bandirle introducendo pesanti sanzioni per chi inquina. Proprio ieri 6 maggio si è tenuto a Siracusa il congresso regionale della Siru, Società Italiana della riproduzione Umana, che ha denunciato un tasso di abortività del 40% nella zona di Priolo a causa dell’inquinamento ambientale.
“Non possiamo rimanere inerti davanti ad un dato così tragico, la posta in gioco è troppo alta: il destino dei nostri figli – afferma la presidente della commissione Salute all’Ars Giusi Savarino – A breve esiteremo in Commissione il testo di una legge che monitori le emissioni mettendo in rete le centraline pubbliche e private e che vieti le emissioni inquinanti introducendo nuove sanzioni per chi inquina. Da parte nostra non vi è nessun intento punitivo, ma il problema c’è e va affrontato trovando soluzioni che tutelino la salute dei siciliani. Puntualizzo però che non vi è nessun intento punitivo ma neanche timore reverenziale: grazie a Dio il nostro unico obbligo è coi siciliani”.
“È finito il tempo dei vuoti proclami – afferma ancora Savarino – Come già dichiarato dal Presidente Musumeci, da troppo tempo la presenza di poli industriali in Sicilia ha causato un pesante degrado ambientale e del paesaggio. Obiettivo di questo governo è l’avvio di un Piano di riconversione industriale, di bonifica dei siti e di recupero di tutte quelle aree dell’Isola dove esistono impianti di raffinazione e suscettibili di inquinamento, da Milazzo a Gela, a Priolo. Noi – conclude Savarino – diamo risposte concrete ai problemi della gente, noi stiamo avviando la stagione governativa del fare“.