Flexing Heart è uno spettacolo che vede in scena un musicista e cinque danzatrici e che nasce dalla ricerca di Giovanna Velardi e dalla sua riflessione sul centro del corpo, dall’idea del centro del corpo attivo, stabile, energetico ma anche flessibile. Flexing Heart, che verrà proposto in due repliche al Teatro Biondo – mercoledì 15 maggio e giovedì 16 a partire sempre dalle 21 – affronta la polarità tra omologazione e diversità.
Quest’ultima spesso considerata follia, marginalità ad un sistema, qui diventa portatrice di energia che contagia, che incarna la vitalità di un bambino. Dei nasi smisurati a ricordarci che è tutta una menzogna, caratterizzano i personaggi e ne amplificano le intenzioni, ma soprattutto mettono in luce questa polarità: quanto spesso diamo del folle a qualcuno che è fuori dagli schemi solo per sentirci parte di un ambito sociale ed esser accettati.
Dare voce all’energia vitale, non lasciarla soffocare, questo fa il nostro personaggio un po’ folle e un po’ bambino, con la sua potenza esplosiva. Esplosiva come la musica ideata e suonata live da Angelo Sicurella.
Il metodo nasce per ridare vita ad una zona del corpo poco usata nella danza, legata agli organi vitali e al centro anatomico. E’ la zona del corpo di congiunzione delle parti liquide e gassose, che articola la respirazione toracica e pelvica. E’ situata nella zona della colonna vertebrale, dove passano legamenti profondi che dagli organi si diramano verso le zone muscolari e scheletriche. Dal cuore articolare passa l’asse del corpo, si rapportano le periferie del corpo e dello spazio, si lascia la tensione del corpo e si recupera l’energia vitale.