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Che siano alberi, case, esseri umani o montagne poco cambia: Ada Loffredo con le sue pennellate, frutto di passione e di sensibilità, tira fuori, sempre, dai suoi soggetti l’anima. Ulteriore testimonianza di questa sua capacità si riscontra nelle decine di tele, tutte inedite, presenti all’interno della mostra “Vertigini a cielo Aperto“, presso la galleria Spaziocentotre Arte Contemporanea a Palermo (Via Principe di Belmonte, 103).
L’esposizione comprende una cinquantina di dipinti, oli su tela raffiguranti paesaggi madoniti, oltre a ritratti, autoritratti e qualche natura morta ad olio su tavola, tutte opere inedite realizzate negli ultimi mesi.
“Quando vado nella mia casa in campagna – ci ha detto la pittrice – non faccio altro che dipingere, mi arrendo appunto a quella vertigine creativa alla quale non posso sottrarmi“.
Accattivanti e delicate, sensuali e coinvolgenti le opere colpiscono al primo sguardo spingendo l’osservatore a proseguire la loro scoperta fino all’ultimo spazio nell’allestimento di Francesco, Giuseppe e Maria Giulia Fecarotta, che prevede anche delle fotografie con Sciascia, Aldo Pecoraino e Bruno Caruso tra gli altri.
Ancora una volta, al centro dell’arte di Ada Loffredo c’è la passione e l’amore per la Sicilia, per i suoi paesaggi, per i boschi, ma anche l’indagine sulla donna, a partire dagli autoritratti, che rendono Ada un’artista a tuttotondo, interprete dello spirito della vita che si manifesta ora nella potenza della Natura, ora nei ritratti femminili.
Scrisse a tal proposito il poeta Vincenzo Consolo: “La sua è una pittura che sembra realistica, di quella realtà oggettiva, esterna, ritrasferita scrupolosamente sulla tela. E invece sono i suoi paesaggi immagini di luoghi, di «querce, sugheri, lecci, frassini, olmi, pini, aceri, faggi», di casupole o villaggi in quella natura immersi, visti con gli occhi della memoria o del sogno; memoria e sogno come sostanza della nostalgia o del desiderio. Sono soffusi di una luce che non ha nulla della reale luce siciliana che ogni cosa incendia, sbianca, rende squillante ed espressiva (…)”.
La mostra, ad ingresso libero, è aperta al pubblico fino al 31 maggio (lunedì dalle 16,30 alle 20 e dal martedì al sabato 10,00 – 13,00 / 16,30 – 20,00.); è disponibile il catalogo a cura di Giuseppe Fecarotta, con una presentazione di Silvio Governali.