“La sentenza del tribunale federale nazionale della Figc che condanna il Palermo alla Serie C è un sopruso giustizialista, un provvedimento iniquo, di un’asprezza spropositata, mai adottato in precedente per casi analoghi. La città di Palermo pretende rispetto, lo stesso che hanno dimostrato i tifosi che hanno manifestato ieri sera, mercoledì, davanti al Teatro Massimo con passione, civiltà e senso di appartenenza ai colori rosanero. Sentimenti sani che meritano considerazione e giustizia”.
Lo dichiarano Igor Gelarda, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Palermo e responsabile regionale enti locali, ed Elio Ficarra, consigliere leghista a Sala delle lapidi e responsabile provinciale enti locali.
“Si tratta di una sentenza la cui temporalità è quantomeno sospetta – dicono gli esponenti del Carroccio – così come inconcepibile è stata l’immediata esecutività del provvedimento, senza attendere il secondo grado di giudizio, e violando il diritto alla difesa della società calcistica di Viale del Fante. Come ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, siamo di fronte ad una tempistica imbarazzante, ad un ordinamento giuridico del sistema calcio da rifondare“.
“È paradossale che il tribunale federale Figc – continuano i rappresentanti palermitani della Lega – abbia emesso la sentenza sulla base di presunti illeciti amministrativi relativi ad esercizi di bilancio puntualmente controllati e vidimati dalla Covisoc, organo vigilante della stessa federazione. Una contraddizione in termini, in quanto i bilanci in oggetto sono stati reputati in regola e le relative documentazioni idonee all’ottenimento dell’iscrizione al campionato proprio dagli ispettori e dai profili incaricati dalla Federcalcio“.