La fuga dalla guerra è stata rocambolesca, tra mille insidie e pericoli. Ma adesso che il peggio è passato possono tirare un sospiro di sollievo. Il loro arrivo a Palermo da Cracovia in areo è previsto per domani pomeriggio. Elena Pastux, 48 anni, la mamma ucraina che da diversi anni vive e lavora nel capoluogo siciliano, si trova ora al sicuro in Polonia con le sue due figlie, Elisa, una bimba disabile in carrozzina di otto anni, e la primogenita, Littia, di 23 anni.
Proprio per andare a prendere quest’ultima, rimasta in Ucraina, Elena e la piccola Elisa erano partite qualche giorno fa per Kiev ma poco prima di fare rientro in Sicilia erano rimaste bloccate nella capitale a causa dello scoppio della guerra. “Aiutateci a uscire da questo inferno” era stato l’appello disperato di questa madre lanciato attraverso i social. Una fuga dall’orrore della guerra che sembrava impossibile. E invece Elena e le sue due figlie sono riuscite a trovare un passaggio in auto e ad allontanarsi dall’orrore dei bombardamenti e della guerra. Hanno percorso 750 chilometri in tre giorni grazie a una “rete” di volontari e uomini di buona volontà che hanno aiutato in tutti i modi la “mamma coraggio”, la piccola Elisa in carrozzina e la sorella maggiore.
“E’ stato un viaggio lunghissimo durato 18 ore – racconta Elena con la voce rotta dalla commozione – dobbiamo ringraziare tante persone, a cominciare da un tedesco che era andato a riprendere la moglie e si è offerto di darci un passaggio. Abbiamo dovuto superare una coda lunga 100 chilometri, siamo stati aiutati anche da tanti volontari, medici e dalla polizia che ha scortato la nostra auto fino alla frontiera dove siamo arrivati alle 3 di notte”.
Elena Pastux si ferma per un attimo, prima di concludere il suo racconto tra lacrime di gioia: “Siamo stati aiutati anche da una signora polacca. E’ incredibile l’affetto che tutte queste persone ci hanno dimostrato. Domani, se tutto va bene, saremo di nuovo a Palermo. Il volo da Cracovia è previsto per il pomeriggio...”.
Ad attendere in aeroporto il ritorno di Elena e delle sue figlie ci sarà quasi certamente il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che aveva sollecitato l’intervento della Farnesina e dell’ambasciata italiana in Ucraina per aiutarle. Ma anche alunni e insegnanti della elementare Perez Calcutta non vedono l’ora di potere riabbracciare la piccola Elisa, che frequenta la loro scuola a due passi dalla stazione centrale.
“Stiamo preparando per lei una grande festa di benvenuto” annuncia la dirigente scolastica Grazia Pappalarso, che era stata la prima a lanciare l’allarme per la sorte della bimba in carrozzina che tutti a scuola conoscono e alla quale vogliono bene.