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Una serie di violente esplosioni sono state registrate dal cratere del vulcano Stromboli dall’Ingv di Catania intorno alle 16,46. Due trabocchi di lava scendono dalla Sciara del fuoco. La caduta di lapilli sta provocando degli incendi nella zona dei canneti. Dei turisti per paura si sono lanciati in mare.
Una persona sarebbe morta nell’esplosione. Lo ha detto all’ANSA il sindaco di Lipari Marco Giorgianni, secondo il quale si tratterebbe di un turista che stava facendo una escursione nella zona sommitale del vulcano. L’escursionista rimasto ucciso era di Milazzo; un altro è rimasto ferito sul versante Punta Corvi. A confermarlo il comandante dei vigili del fuoco di Messina, Giuseppe Biffarella.
La notizia è stata confermata anche dalla Prefettura di Messina: il corpo dell’escursionista, che si sarebbe avventurato nella zona sommitale del vulcano in compagnia di un amico e senza l’ausilio di guide, sarebbe già stato localizzato. Sono in corso le operazioni di recupero.
Le due esplosioni che alle 16:46 hanno scosso lo Stromboli “sono tra le più forti mai registrate da quando è attivo il sistema di monitoraggio del vulcano, cioè dal 1985”. Lo dice il direttore dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Eugenio Privitera. Simili attività definite ‘parossistiche’ erano state registrate nel 2003 e 2007: “Sono fenomeni abbastanza rari, perché lo Stromboli è caratterizzato da un’attività continua ma a bassa energia”
LE TESTIMONIANZE
“C’è stata una potente esplosione. Abbiamo sentito un boato, poi si è alzata una colonna di fumo e lapilli incendiari su Ginostra e fiamme sui costoni del vulcano”. Sono momenti di paura vissuti da alcuni testimoni a Stromboli, che raccontano di una vera e propria “pioggia di lapilli”.
“Vediamo una colonna di fumo nero dal vulcano, abbiamo sentito un boato molto forte, metà dell’isola di Stromboli non si vede”. Così un testimone oculare da Lipari ha raccontato l’esplosione dal cratere dello Stromboli.
La sala operativa della Protezione Civile regionale si è subito attivata dopo avere ricevuto dall’Ingv la segnalazione di una serie di volente esplosioni sullo Stromboli. Secondo le prime informazioni raccolte attraverso Forestale, Carabinieri e Vigili del fuoco le esplosioni, con la caduta di materiale incandescente, avrebbe provocato una serie di incendi in diverse zona dell’isola.
PSICOSI TSUNAMI
“C’è stata tanta paura, qui la psicosi di uno tsunami come nel 2002 è ancora molto forte”. A raccontarlo sono alcuni testimoni, che hanno assistito ad un’esplosione del vulcano a Stromboli. Secondo quanto riferito, i traghetti sono rientrati nel porto e i turisti sono stati fatti risalire sulle barche per lasciare la coste. Elicotteri perlustrano la zona ed il sole è coperto dal fumo.
I SOCCORSI
I vigili del fuoco hanno mandato sull’isola squadre da Lipari per spegnere i vari incendi di sterpaglie che si sono sviluppati e che, si è appreso, non hanno coinvolto abitazioni. Secondo quanto si è appreso la Guardia costiera è pronta ad evacuare chi volesse lasciare l’isola anche se, è stato sottolineato, non c’è nessun motivo per evacuare l’isola.
“Abbiamo segnalazioni di diversi incendi causati dalla violenta esplosione del vulcano, ma non abbiamo segnalazioni di persone ferite o coinvolte. Ma solo paura per la caduta dei lapilli C’è stata tanta paura tra chi era nelle zone più alte. Noi abbiamo già organizzato, per quello di nostra competenza, il meccanismo dei soccorsi con dei pompieri inviati con la guardia costiera e un elicottero da Lamezia Terme”. Così il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Messina, Giuseppe Biffarella, sulla situazione a Stromboli.
“BARRICATI IN CASA”
“C’è stata una violentissima esplosione seguita da una pioggia di lapilli incandescenti e materiale lavico. Tutte le persone che si trovavano al villaggio, circa un centinaio tra turisti e residenti, si sono barricate in casa e si sono lanciate in mare. La situazione è critica anche se al momento non ci risultano feriti”. Lo dice all’ANSA Gianluca Giuffrè, giornalista e proprietario di un bazar a Ginostra, la frazione a di Stromboli investita dall’esplosione.
“Adesso siamo usciti dalle case – aggiunge Giuffè – anche se fuori c’è una densa nube di fumo e continua a cadere una pioggia di cenere. L’energia elettrica è stata interrotta, forse a causa di un guasto alla centrale. Alcuni turisti si sono precipitati sul molo, dove sta per attraccare l’aliscafo, con l’intenzione di abbandonare l’isola”.
Durante il periodo invernale i residenti a Ginostra sono circa una trentina, compreso Giuffrè
CANADAIR IN AZIONE
I vigili del fuoco insieme ad un canadair della Forestale stanno operando sull’isola di Stromboli per spegnere gli incendi che si sono sviluppati nella zona canneti dopo che una serie di violente esplosioni provenienti dal vulcano e dopo che due trabocchi di lava sono scesi dalla Sciara del fuoco, causando dei roghi.
Sul posto anche la Guardia Costiera di Lipari che sta supportando le altre forze dell’ordine. La protezione civile, che sta coordinando le operazioni, sta valutando se inviare sul posto uno squadra.
LE REAZIONI
«Sono in contatto con il capo della Protezione civile regionale, che si è subito attivata, e costantemente aggiornato della situazione sull’isola di Stromboli». Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a seguito della forti esplosioni verificatesi nel pomeriggio.
“L’Assemblea regionale siciliana è vicina alla popolazione ed ai turisti che si trovano a Stromboli dove il Vulcano, a causa di alcune violente esplosioni seguite da eruzione, stanno vivendo momenti di paura”. Lo afferma il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. “Sono costernato – aggiunge – per la morte dell’escursionista colto di sorpresa dall’eruzione. Mi auguro che la situazione si normalizzi al più presto”, aggiunge.
TURISTI IN FUGA DA GINOSTRA
“Sono volati lapilli” che “hanno provocato incendi” e “c’è tanta paura nella frazione di Ginostra, quella maggiormente danneggiata dall’esplosione del vulcano”. Così padre Giovanni, parroco di Stromboli, che da un’altra isola dell’arcipelago delle Eolie ha raccolto le testimonianze dei suoi fedeli presenti sull’isola. Anche lui non ha notizie di feriti, ma, aggiunge, chi “ha più paura sta cercando di andare via da Ginostra, ma può farlo soltanto via mare”.
Ben 70 persone che si trovavano a Ginostra, sono state imbarcate, dopo l’esplosione con l’aliscafo della Liberty Lines. Un altro mezzo navale sta per recuperare altri turisti che sono in questa frazione del comune di Lipari. Ma la decisione di partire o rimanere lì è a loro discrezione. Non è stato al momento avviato alcun piano di evacuazione.
“Nessun allarmismo – dice il sindaco di Lipari Marco Giorgianni – solo fumo per il grosso incendio, la situazione è sotto controllo, stanno arrivando i canadair per spegnere il fuoco alimentato dal vento. se pur trattandosi di un fenomeno di intensità più elevata rispetto alla normale attività del Vulcano, essa non ha prodotto conseguenze negative immediate a livello di maremoto o danni ingenti a cose e persone. Si è attivato immediatamente al Comune il centro operativo ed immediatamente sono state allertate Prefettura e Protezione Civile. A Ginostra, dove la caduta di lapilli ha causato alcuni incendi, stanno operando il personale dei Vigili del Fuoco, della Guardia Forestale, della Guardia Costiera e dei Carabinieri. Sul posto anche la Protezione Civile Comunale. “Pur non rilevandosi la necessità di evacuazione, comprendendo la paura e lo stato di agitazione dei presenti, – ribadisce – sono stati dirottati e messi a disposizione alcuni aliscafi per quanti volontariamente hanno preferito lasciare l’isola e raggiungere Lipari”.
Il sindaco di Salina Domenico Arabia aggiunge: “Dopo l’esplosione nel vulcano a Stromboli al momento non c’è pericolo per onde anomale o tsunami ma in via precauzionale sono state fatte sgomberare anche le spiagge dell’isola di Salina e si raccomanda di non accedervi fino a questa sera”.
“FENOMENO CONCLUSO”
Il fenomeno esplosivo che ha fatto sussultare lo Stromboli per due volte alle 16:46 “si può considerare sostanzialmente concluso”, ma non è possibile prevedere se ci saranno delle repliche perché non esistono segnali precursori che annunciano questi eventi. A dirlo è il direttore dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Eugenio Privitera. “Sono fenomeni imprevedibili, di conseguenza non si possono fare scenari”, sottolinea l’esperto.
OPERAZIONI DI SALVATAGGIO
Su Stromboli la squadra dei vigili del fuoco di Lipari, trasportata dalla Capitaneria di Porto, sta raggiungendo attraverso una mulattiera Punta dei Corvi, dove si trova il corpo dell’escursionista deceduto. Un elicottero dei pompieri decollato da Salerno è impegnato nel salvataggio di due escursionisti che sarebbero caduti e non possono muoversi, con difficoltà operative per il gran fumo.
Sull’isola è stato inviato un secondo elicottero dal reparto volo di Catania e anche la motobarca dal nucleo di Messina.
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