Si terrà a Villa Malfitano a Palermo, il 10 luglio un seminario studio su “La riforma amministrativa in Sicilia, trasparenza, semplificazione e razionalizzazione“.
Relazioneranno: Fabrizio Tigano, Ordinario di Diritto Amministrativo, presso l’Università degli Studi di Catania; Francesco Astone, Ordinario di Diritto Amministrativo, presso l’Università degli Studi di Messina; Riccardo Ursi
Ordinario di Diritto Amministrativo, presso l’Università di Palermo; Maria Immordino, Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Sicilia; Pino Zingale, Presidente della Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Regione Trentino Alto Adige – sede di Trento.
Interverranno: Dario Immordino, Avvocato Amministrativista del Foro di Palermo; Massimiliano Mangano,
Avvocato Amministrativista del Foro di Palermo, Direttore editoriale Quotidiano d’informazione giuridica NORMA – dbi; Patrizia Stallone, Avvocato Amministrativista del Foro di Palermo.
Le conclusioni saranno di Bernadette Grasso, Assessore delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana.
Coordinatore: Pier Luigi Matta, Vicepresidente Libera Università della Politica.
Un seminario che prende spunto dalla legge n. 7 del 21 maggio 2019, pubblicata nella G.U.R.S. 23 maggio 2019, n. 23, introduce rilevanti innovazioni finalizzate a indirizzare l’organizzazione amministrativa, l’esercizio della funzione pubblica e l’erogazione dei servizi e delle prestazioni di tutte le amministrazioni pubbliche nel territorio regionale al conseguimento degli obiettivi di buon andamento, efficienza, economicità, imparzialità prescritte dalle disposizioni costituzionali, ed a consolidare le garanzie di soddisfazione dei diritti dei cittadini.
Le disposizioni relative alla suddivisione della responsabilità all’interno delle strutture burocratiche, ai tempi e all’obbligo di
conclusione del procedimento, all’esercizio dei poteri sostitutivi in caso di inerzia, all’estensione degli obblighi di trasparenza e del ricorso agli strumenti telematici, al consolidamento degli istituti di semplificazione, alle forme di raccordo ed alle modalità di soluzione dei conflitti tra amministrazioni ed uffici titolari di competenze in relazione al medesimo procedimento,
introducono un modello di amministrazione fondato su logiche di azione e modalità di esercizio dei poteri e delle prerogative pubbliche radicalmente differenti rispetto al passato.
La rilevanza delle disposizioni adottate, l’ampia estensione del relativo perimetro di applicazione (Comuni e tutti gli enti pubblici e le aziende collegate) e la profonda innovazione del precedente contesto normativo rendono utile promuovere la conoscenza delle nuove disposizioni per favorirne la piena, corretta e proficua comprensione ed applicazione da parte di tutti i
soggetti titolari di competenze e portatori di interessi.
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La riforma amministrativa in Sicilia