Quattro incendi in pochissimo tempo nei pressi della discarica di Bellolampo, destano non pochi sospetti al Presidente della Rap, Giuseppe Norata e all’assessore comunale, Giusto Catania.
Proprio per questo motivo la commissione antimafia dell’Ars vuole vederci chiaro sul problema rifiuti in Sicilia, partendo anche da questi incendi ed ascoltando attraverso una audizione i due personaggi del comune di Palermo. Ad oggi non è ancora stabilita la data di questa audizione ma sicuramente avverrà entro luglio.
“Credo che non era mai successo. Nel giro di un mese, 4 eventi avversi, tutti finalizzati a danneggiare direttamente o indirettamente il sistema dei rifiuti a Palermo questo è anomalo”. Afferma a IlSicilia.it, il presidente Norata. “Le coincidenze sono sin troppe per non rivelare delle situazioni inquietanti. La Rap mette in riga ogni evento che si sta verificando. Ha attivato un meccanismo di confronto con gli organi istituzionali ed inquirenti, per monitorare tutta la situazione. Cercherò di formalizzare il prima possibile una documentazione che certifica lo stato dell’arte. Francamente a me che devo rendere un servizio ad una città di un milione di abitanti, nel momento del quale stavo intensificando l’attivita di raccolta per sopperire l’emergenza di questi giorni, mi trovo di nuovo a verificare degli elementi ostativi nei confronti della discarica”.
Avalla la tesi del presidente della Rap anche l’assessore Catania, che tra le sue deleghe ha anche l’Ambiente e i Rapporti con Rap e Amat. Catania usa i social per denunciare che: “E quattro! – scrive Catania su Facebook – Primo incendio al Tmb che ha bloccato per 10 giorni una linea dell’impianto; poi un altro incendio dentro la discarica a fine turno che, senza un intervento tempestivo degli operai di Rap, avrebbe potuto fare molti danni. L’altra notte un incendio sulla strada provinciale al confine con la discarica; stamattina quarto incendio che sta impedendo agli autocompattatori di andare a conferire. In città, malgrado il grande lavoro di questi giorni, ci sono ancora tanti rifiuti per strada… e onestamente quattro incendi in un mese destano qualche inquietante sospetto. Vuoi vedere che qualcuno a Palermo sta scommettendo sui rifiuti per strada? Noi andremo avanti a tutela del servizio pubblico…“.
Nel frattempo la sesta vasca, di Bellolampo pare che sia già satura. In attesa dei lavori della settima vasca che dovrebbe essere indetta entro il mese di luglio la gara di appalto, la Regione pare abbia individuato tre discariche siciliane, private, nelle quali la Rap dovrebbe trasferire i rifiuti . Dovrebbero essere smistate: tra le contrade Grotte di San Giorgio a Catania (100 mila tonnellate totali), Valanghe di Inverno a Motta Sant’Anastasia (82 mila), e Matarano a Siculiana (53 mila).
Proprio questa mattina il presidente della commissione antimafia, Claudio Fava, aveva inoltrato una nota, in cui affermava: “Il quarto incendio, in meno di un mese, che interessa l’area della discarica di Bellolampo a Palermo, è motivo di forte preoccupazione. Per i problemi che determina nella gestione della raccolta in città e nei comuni della provincia e per la necessità di utilizzare in emergenza altri impianti, quasi sempre privati, per il conferimento dei rifiuti. Un giro di affari milionario su cui la commissione regionale antimafia intende svolgere un approfondimento ascoltando nei prossimi giorni i vertici dell’azienda RAP e rappresentanti dell’amministrazione comunale”.
Altre situazioni analoghe potrebbero destare sospetti in tutta la Sicilia. I primi giorni di maggio, per esempio, un incendio è divampato a Linguaglossa in un deposito di mezzi di una società impegnata nella raccolta di rifiuti per conto del Comune. Le fiamme hanno distrutto sei autocompattatori e una spazzatrice che si . Sull’episodio indagano i carabinieri della compagnia di Randazzo.