“Mai come ora le Istituzioni devono essere concrete ed operative, scrive Manlio Mele coordinatore del Dipartimento Cultura del PD, a fronte di un esodo massiccio della popolazione ucraina che ha già superato le ottocentomila persone e che è previsto in circa 4/5 milioni, parta dalla Sicilia una importantissima sfida: si utilizzino i tantissimi beni confiscati alla mafia per l’accoglienza della popolazione ucraina”.
Con un appello rivolto al Vice Presidente della Regione siciliana Gaetano Armao, in parte competente per la materia, Mele chiede di sollecitare le Prefetture dell’isola, affinchè si possano celermente utilizzare, anche con il coinvolgimento della protezione civile, i vari bene confiscati tantissimi dei quali inutilizzati.
“La norma nazionale, continua Manlio Mele, prevede che i beni confiscati debbano essere utilizzati per finalità sociali, ritengo doveroso che il nostro Governo regionale possa e voglia attivarsi e farsi interprete di una esigenza e di una richiesta di solidarietà che oggi proviene dai cittadini prima che dal mondo della politica, dando un contributo determinante una popolazione costretta a lasciare le proprie gli affetti e le proprie case. Il Ministero per il Sud ha peraltro prorogato apposito bando al 31 marzo 2022 con una postazione di 300 milioni di euro, destinato al recupero e alla rifunzionalizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata”.
“L’esodo cominciato dall’Ucraina, conclude Manlio Mele, si prevede sia purtroppo solo l’inizio ed è nostro immediato dovere prevedere e sviluppare una progettualità che sia in grado di affrontare celermente il gravissimo tema”.