“Il lavoro congiunto tra Ministero del Lavoro e Inps ha consentito lo sblocco dei pagamenti della cassa integrazione per i lavoratori della Blutec“. Lo si apprende da un comunicato del Ministero del Lavoro.
“Per fronteggiare la difficile vertenza e assicurare gli ammortizzatori sociali fino a fine anno il Ministero del Lavoro sta nel frattempo lavorando ad una norma per concedere ulteriori periodi di cassa integrazione”.
La notizia era nell’aria. Già ieri, infatti, il vicepremier e ministro Luigi Di Maio, a margine della giornata di formazione dei navigator aveva preannunciato l’emanazione di “una norma d’urgenza che consenta ai lavoratori di Blutec di avere ancora la cassa integrazione, sperando di trovare nuovi investitori in una zona non semplice. Termini Imerese era lo stabilimento Fiat più a Sud d’Italia, poi la Fiat andò via e decise di lasciare Blutec che doveva fare auto elettriche, ma la magistratura bloccò tutto e fece anche degli arresti”.
A marzo le Fiamme gialle avevano arrestato Ginatta e Di Cursi e sequestrato i beni, ma il Tribunale del Riesame di Palermo aveva annullato queste misure cautelari. La procura di Torino, sezione reati economici, valuterà se chiedere al Tribunale cittadino il fallimento della Blutec.
Il primo luglio scorso il giudice Vittoria Nosengo ha ammesso la Blutec al concordato con riserva per permettere il salvataggio della società e ha nominato tre commissari.