Tra Terrasini, Trappeto e Balestrate sono molti cittadini che attraverso i social, raccontano lo scandalo della mancata depurazione delle acque che sversano direttamente sulle coste palermitane. Lo scandalo del torrente Nocella è una delle prove evidenti di ciò che i cittadini con i loro video e foto testimoniano.
A lanciare l’allarme è l’associazione “San Cataldo Baia della Legalità” che ha indetto un sit in, di tre giorni a fine agosto per contrastare l’inerzia delle istituzioni e impedire che quantità incalcolabili di reflui fognari continuino a tingere di nero il mare: “Nero come la morte, nero come ogni forma di prepotenza, nero come il silenzio“. Così scrivono in un post chiedendo l’intervento del ministro dell’Ambiente nonché ex generale di brigata dei carabinieri forestali della Campania, Sergio Costa: “La chiamiamo in causa perché riconosciamo l’importanza che lei dà al ruolo che ricopre e con quanta distinzione ha combattuto contro lo smaltimento illegale di rifiuti“.
“Abbiamo immediatamente segnalato la vicenda alle autorità competenti, per tutelare il nostro ambiente e la nostra salute. Abbiamo chiesto da tempo all’Amap, gestore dell’impianto, tutta una serie di migliorie, per prevenire situazioni potenzialmente dannose. Seguiamo con molta attenzione la vicenda coinvolgendo Arpa ogni qual volta notiamo delle anomalie. Siamo uno dei pochi comuni ad avere un depuratore “funzionante” e per inefficienze varie non possiamo permetterci anche il minimo problema, abbiamo anche sollecitato la Regione Siciliana al fine di risolvere alcuni dei problemi sottolineati in varie sedi da Amap. Nella giornata di ieri sono stato a stretto contatto con le forze dell’ordine e con gli organi preposti ai controlli, per dare il supporto necessario e avere tutte le informazioni possibili. I campionamenti sono stati fatti e adesso attendiamo ulteriori controlli”. Lo afferma a IlSicilia.it il sindaco di Balestrate, Vito Rizzo.