Il capogruppo di Diventerà Bellissima, Alessandro Aricò manda un messaggio chiaro e netto a tutti i deputati dell’Ars. Una dichiarazione che vuole esprimere chiarezza e coerenza all’interno di Palazzo dei Normanni. Il deputato regionale da un lato cerca di serrare le fila principalmente nella sua maggioranza di governo, la quale è in affanno da molto tempo, dall’altro richiama alla responsabilità politica i gruppi parlamentari dell’opposizione nei confronti dei siciliani.
“Tutti i deputati dell’Ars, nessuno escluso, hanno ricevuto un chiaro mandato dai siciliani: produrre norme e provvedimenti per il rilancio della nostra Regione. Seppur su posizioni diverse, – sottolinea Aricò – sia la coalizione di governo che le opposizioni devono contribuire affinché ciò avvenga nel miglior modo e nel più breve tempo possibile. La dialettica politica è il sale della democrazia, ma guai a trasformare il confronto in scontro, secondo una logica del “tanto peggio tanto meglio” che sarebbe deleteria per la Sicilia e i siciliani. Noi ribadiamo la nostra disponibilità a un leale confronto, tuttavia sia chiaro a tutti: i disfattisti, i fautori dello scontro a tutti i costi ed i politicamente codardi “abusatori” del voto segreto in aula sono nemici della Sicilia, e delle loro azioni risponderanno ai siciliani”.
Il capogruppo all’Ars di Diventerà Bellissima, aggiunge anche che: “Dalle opposizioni ci aspetteremmo proposte costruttive invece che veti pregiudiziali e dannosi ostruzionismi, così come confidiamo nella tenuta della coesione all’interno della maggioranza. Nel primo anno e mezzo di governo Musumeci l’Ars ha già approvato alcune riforme molto attese, ad esempio quelle della burocrazia e degli appalti, ma è innegabile che in questo attuale clima si rischia una situazione di prolungato stallo che nessuno di noi può permettersi”.
“Pertanto, – conclude Aricò – sia nelle Commissioni di merito che in aula confidiamo in un confronto leale e veloce sul Collegato, in modo da poterci dedicare subito dopo all’approvazione del bilancio, della finanziaria e delle altre riforme, in testa quella dei rifiuti relativa a un settore nel quale- grazie al governo Musumeci- la percentuale di raccolta differenziata è già aumentata di ben 17 punti”.