A Catania è tutto pronto per la VI edizione de “Ursino Buskers – Festival Internazionale Arti di Strada“. La grande manifestazione di piazza, organizzata dall’associazione culturale Gammazita, dal 2014 chiama a raccolta centinaia di street artist provenienti da tutto il mondo per un evento gratuito tra i più partecipati e sentiti in città.
Gli attivisti dell’associazione Gammazita descrivono in breve l’evento: “Da sei anni, ogni settembre, culture lontane e vicine convergono ai piedi del Castello Ursino e meravigliosi artisti trasformano strade, piazze e vanedde in palcoscenico. Il quartiere laboriosamente si reinventa, ognuno secondo le proprie capacità e seguendo la propria fantasiosa operosità, gli abitanti spalancano le porte di casa per accoglierci tutti. In cambio gli artisti sono pronti a donarsi pur di strapparci un sorriso. E i catanesi sono in tanti, ogni anno di più – la scorsa edizione in 50.000 – spettatori e co-creatori di questa incredibile magia“.
Quattro giorni di arti e meraviglia, il 19, 20, 21 e 22 settembre 2019, stanno per arrivare tra le strade e le piazze del cuore medioevale etneo: 15 mila metri quadrati interamente chiusi al traffico pieni di luci, arti e colori, 8 aree di spettacolo tematiche, 1 parata per il centro storico con Sambazita, le creature sognanti di Cartura e tutti gli artisti del festival, 40 compagnie ed artisti provenienti da tutto il mondo in 40 spettacoli gratuiti al giorno, workshops per adulti, laboratori e spettacoli per bambini con Ursino Kids, street market curato dalla Sartoria Sociale Midulla San Cristoforo, esposizione d’arte, street food & beverage in versione eco friendly – plastic free, allestimenti e scenografie frutto di laboratori condivisi per un evento davvero fuori dal comune.
L’evento è stato organizzato grazie all’aiuto di associazioni, volontari, cittadini e cittadine, al patrocinio del Comune di Catania e il sostegno di Coop Alleanza 3.0, per far riscoprire alla città lo storico quartiere del Castello Ursino nel pieno centro di Catania.
“Ursino Buskers non conosce barriere: geografiche, di genere, etniche, linguistiche o sociali. Anche per questo abbiamo scelto di non raccontarvi i protagonisti della sesta edizione attraverso la loro nazionalità, perché oggi le nazioni ci vogliono divisi da limiti e confini e invece noi ci sentiamo liberi cittadini dello stesso mondo. Un mondo aperto, accogliente, inclusivo e giusto“, dichiara Manola Micalizzi, presidente dall’associazione organizzatrice.
Una scelta molto sentita da tutti gli attivisti dell’associazione che si rispecchia anche nello slogan che accompagna questa edizione del Festival: “L’arte non ha confini” volta a rafforzare tutte le iniziative e le manifestazioni promosse da Gammazita durante l’anno per contrastare l’indifferenza davanti alla morte di migliaia di esseri umani, segno terribile del tempo in cui viviamo. “La musica, il teatro, il circo, la letteratura, l’arte più in generale, sono capaci di abbattere anche i confini esistenti perché sono dialogo, scambio, conoscenza e scoperta, punto di incontro tra culture e popoli, vicini e lontani. – spiega Manola Micalizzi – Siamo dalla parte di chi si sente ancora responsabile nei confronti dell’umanità intera. Crediamo nelle piccole storie, fatte da persone autentiche. Siamo convinti che ci siano nuovi modi e nuovi mondi possibili e siamo pronti a sperimentarli“.
A proposito di nuovi mondi possibili, altra rilevante novità di questa edizione è il primo passo verso il plastic free: “Con la sesta edizione del Festival – spiega la Micalizzi – abbiamo scelto di fare un primo, importante ed impegnativo, salto verso l’eco-sostenibilità. In tutte le postazioni gestite dall’associazione Gammazita troverete solo bicchieri e cannucce in materiale 100% biodegradabile. Non è semplice riuscire ad eliminare totalmente la plastica, visti anche i costi esorbitanti dei materiali non inquinanti, soprattutto in un festival che conta più di 50.000 spettatori, ma abbiamo scelto di metterci tutto il nostro impegno nel coinvolgere chiunque a fare lo stesso, con l’obiettivo di arrivare nelle future edizioni ad un festival 100% ecosostenibile perché la lotta ai rifiuti oggi è un dovere, per tutti e tutte noi, un pensiero per il nostro pianeta. Proteggere i luoghi in cui abitiamo significa garantire un futuro migliore a tutta l’umanità“.
In merito al festival vi saranno discipline e spettacoli di ogni genere: musiche tradizionali ed antiche tradizioni orali dai cunti al teatro di figura, dalle danze balcaniche ai pupi siciliani, ed ancora circo contemporaneo, acrobatica aerea, clownerie, giocoleria, fuoco, teatro civile e musiche brasiliane. L’inaugurazione giovedì 19 settembre, con partenza alle ore 17.30 da Via Etnea ingresso di Villa Bellini, con la tradizionale Parata Cittadina degli artisti di UBF2019 e dei personaggi della bottega Cartura, capitanati dalla Piccola Scuola Popolare di Percussioni Sambazita diretta da Manola Micalizzi. Un modo semplice, stravagante e divertente per riconquistare le strade dello splendido centro storico catanese attraverso la musica, la creatività, la cultura e le arti. Si percorreranno insieme le vie del centro, fino ad arrivare ai piedi del Castello Ursino, per dare il via ad una vera e propria festa sulle musiche contemporanee popolari della Piccola Orchestra Giovanile dell’Etna, Jacàranda.