“Quando la propaganda politica entra negli edifici scolastici, talvolta, se le gestioni non bilanciate e super partes, il disservizio certamente ripiomba sugli studenti. Se poi si arriva alla strumentalizzazione politica non vi è alcun dubbio che gli alunni ne facciamo le spese“. A sottolinearlo è l’eurodeputata licatese Annalisa Tardino, che ha annullato la propria partecipazione – e quella di altri esponenti istituzionali – all’inaugurazione dell’anno scolastico del Liceo Linares di Licata, dopo che la dirigente scolastica aveva ridimensionato l’evento, relegandolo alla presenza di pochi studenti e connotandolo come un favore verso una concittadina (Annalisa Tardino, appunto, che è licatese). La dirigente scolastica pare sia stata pressata in questo da alcuni docenti che non gradivano le presenze politiche – in questo caso della Lega – a scuola, seppure solo ed esclusivamente in veste istituzionale.
Il risultato ottenuto è stato l’annullamento dell’iniziativa da parte delle figure istituzionali coinvolte.
Il parterre presente sarebbe stato di primissimo piano e il convegno avrebbe avuto senz’altro un alto livello. Un momento di crescita per studenti e docenti. Oltre alla deputata europea, infatti, sarebbero stati presenti il senatore Mario Pittoni, presidente della commissione permanente Istruzione Pubblica, Beni Culturali del Senato della Repubblica e un ricercatore dell’Ateneo di Palermo, Francesco Tulone.
In una articolata nota, Annalisa Tardino, la quale aveva anche chiesto alla preside di invitare il sindaco Galanti nel rispetto istituzionale e nell’ottica costruttiva per la comunità locale, ha spiegato le motivazioni che l’hanno indotta ad annullare l’incontro: “Chi continua a tacciare di discriminazione, oggi discrimina. Questa è la verità dei fatti. Porteremo le esperienze costruttive ad altri discenti che hanno la fortuna di avere docenti in grado di secernere la cultura dalla propaganda”.
Il testo della lettera indirizzata alla preside del Linares, Rosetta Greco, continua. “Mi spiace enormemente scrivere la presente per annullare la mia presenza, quella del senatore Pittoni, presidente della Commissione istruzione e beni culturali del Senato e del dottor Tulone, ricercatore presso l’Università degli studi di Palermo, all’inaugurazione dell’anno scolastico già fissata per il 21 settembre, evento al quale sono stata invitata e che con grande entusiasmo ho da subito condiviso anche con altre figure istituzionali“.
“Da canto mio – continua la nota – avrei portato l’esperienza di una studentessa licatese che con la forza dell’impegno e con l’amore per lo studio, valori questi che dovreste trasmettere ai vostri studenti, si ritrova oggi a rappresentare anche Licata al Parlamento europeo. Avremmo parlato dei rapporti con l’università, dei progetti di legge in commissione cultura del Parlamento e soprattutto delle opportunità che l’Europa riserva agli studenti, per le quali avevamo già preparato una piccola guida da distribuire. Mi è spiaciuto, purtroppo, essere informata dell’esistenza di una circolare inviata ieri, volta a sminuire la portata dell’evento organizzato, che sarebbe invece stata motivo di vanto per qualunque altro istituto. La suddetta circolare non fa menzione, ad esempio, della presenza di un Presidente di Commissione parlamentare del Senato e di un ricercatore con dottorato a Mosca e perfezionamento in USA e limita, stranamente, la possibilità di partecipazione a pochi selezionati alunni e docenti, invece che essere aperta all’intera comunità scolastica, oltre ad annunciare la mia presenza come una mera richiesta da accontentare“. “Ebbene è evidente come questa comunità, e mi spiace che sia quella scolastica, che dovrebbe orientare la formazione culturale degli alunni scevra da ideologie politiche, che da canto mio non sarebbero di certo esposte all’interno di una scuola, si mostri ancora una volta inidonea a cogliere per sé e per i propri figli le occasioni di crescita. Dinanzi a simili decisioni, basate su sottese strumentalizzazioni legate alla mia appartenenza partitica – conclude la lettera la Tardino – credo che a rimetterci siano solo gli studenti, i quali hanno perso una validissima occasione di confronto e crescita, vista la cifra culturale e istituzionale insita nel programma costruito, come si evince dalla locandina che era stata approntata; strumentalizzazioni che, invece, sono deliberatamente state utilizzate da altri membri di questa comunità“.
Fuori la politica da scuola? Parrebbe di sì, eppure, a fine marzo, proprio all’Istituto Linares di Licata, si era svolta una manifestazione, alla presenza di numerosi studenti e docenti con la l’eurodeputata del Partito Democratico Michela Giuffrida, praticamente in piena campagna elettorale per le europee, visto che il voto è stato il 26 maggio. Un incontro in grande spolvero, intitolato – guarda caso – “Conversazioni sull’Europa“, al termine del quale la stessa esponente del Pd aveva postato su Facebook diverse fotografie di quella giornata, scrivendo: “All’istituto Linares di Licata, con una platea attenta ed interessata di giovani, ho raccontato il mio impegno al Parlamento Europeo in questi cinque anni intensi ed appassionanti“.
Due pesi e due misure a scuola? Ai lettori le conclusioni…