Parco d’Orleans verso la riapertura, ma senza uccelli. Travagliati gli anni per vedere i cancelli spalancati del parco palermitano. Un anno e mezzo dalla chiusura per i lavori di ristrutturazione. Ma stando alle parole del governatore Musumeci, pare che a breve Parco D’Orleans possa tornare fruibile ai cittadini.
Nel frattempo, gli uccelli questa settimana faranno le valige e andranno altrove. Verranno spostati in altre strutture private e pubbliche dello Stivale. Lo sfratto dei pennuti è stato avviato da parte dell’ex governatore Crocetta e sembra che le procedure siano state proseguite dal presidente Musumeci. Dura ancora, infatti, il braccio di ferro tra la Regione Siciliana e il curatore del parco, Nicola Lauricella, e proprietario dei volatili, andato avanti per tanti anni. “Gli uccelli sono miei” affermava l’ex presidente della Regione Crocetta. La loro presenza nelle gabbie e voliere era stata al centro di una vera e propria crociata dell’allora governatore, fermamente intenzionato a sfrattare i volatili insieme a colui che se ne prendeva cura, Lauricella appunto, dal giardino adiacente al palazzo della presidenza.
Troppi secondo Crocetta i 400mila euro destinati alla cura della fauna del parco. Nonostante l’eliminazione del capitolo dal bilancio regionale, tuttavia, l’intento dell’ex presidente non si è mai completamente realizzato, con la stragrande maggioranza degli uccelli che, nonostante l’allontanamento di quello che anche diverse sentenze hanno riconosciuto come il loro legittimo proprietario, Lauricella, bandito dalla villa, sono rimasti nelle loro gabbie. Uccelli di varie specie, come la tortora pugnalata o il pappagallo di Cuba, che dal lontano 1954 arricchiscono la fauna dello storico parco di Palazzo d’Orleans. La ditta Lauricella è originariamente proprietaria degli allora 800 pennuti destinati al parco della presidenza regionale.
“Credo di non essere simpatico a molti in questi ultimi anni”, afferma Lauricella a ilSicilia.it. “Ho chiesto più appuntamenti al governatore Musumeci, ma nessuno mi ha mai risposto. In attesa della sentenza definitiva sulla proprietà, mi hanno vietato l’ingresso al parco anche quando era aperto al pubblico, dicendomi che agli animali ci pensavano loro. Finalmente sembra che possiamo far marciare questa arca di Noè e portare via tutti i miei volatili. Gli ultimi soldi che io ho percepito si riferiscono al 2012. Per altri tre anni io ho mantenuto il parco. Poi per scelta ci ha pensato la Regione Siciliana. Da fratello minore di Parco d’Orleans sono felice della riapertura. Villa d’Orleans è stata una eccellenza per 60 anni. Forse credevano di potermi togliere gli animali e proseguire il progetto senza di me. Ma gli animali sono miei compresa la licenza da giardino zoologico”. Conclude Lauricella.
Se verranno sostituiti da altri animali o per assurdo da una ruota panoramica stile Tower Bridge a Londra, al momento, non se ne ha certezza. Voci di corridoio dicono che sì vorrebbe fare un centro di recupero per pennuti o animali, ma la fattibilità non è delle più semplici in quanto ci sono delle leggi che vietano simili attività in centro città.
La Regione vuol far subentrare un altro fornitore di animali o uccelli? Al momento nulla è certo.