Il danno e la beffa. All’ospedale Garibaldi Nesima di Catania accade l’inimmaginabile: l’uomo di 42 anni che giovedì aveva aggredito e picchiato i medici dell’ambulatorio di Otorinolaringoiatria il giorno dopo, nonostante la denuncia della polizia, è tornato nello stesso ospedale. Questa volta per farsi visitare, munito di apposita ricetta.
Il fatto curioso – riportato dal quotidiano La Sicilia, in edicola oggi – è stato reso noto dall’ufficio comunicazioni del Garibaldi. L’uomo avrebbe picchiato i due sanitari il giorno prima poiché pretendeva di essere visitato con una ricetta di pronto soccorso scaduta da 4 giorni. Al rifiuto dei medici l’uomo li ha picchiati, causando lesioni gravi.
Il primo medico ha la rotula fratturata e una prognosi di 30 giorni; l’altro ha riportato la distorsione della spalla destra con compromissione dei tendini della fascia rotatoria (oltre a contusioni varie) e ne avrà per una ventina di giorni.
Ieri il ritorno in ospedale dell’aggressore, come se nulla fosse accaduto. Forse una dimostrazione di arroganza o un gesto di sfida. Il direttore del nosocomio ha detto che l’azienda sanitaria si costituirà parte civile nel processo contro questo aggressore.
Duro il monito dei sindacati che temono questa escalation di violenza nei confronti di medici e infermieri: «Non possiamo aspettare di piangere il morto. Serve prevenzione e giustizia».