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La nuova stagione del Teatro Massimo, al via il 26 gennaio con il Parsifal di Wagner, ultima opera che il compositore portò a compimento proprio a Palermo, segna una crescita rispetto allo scorso anno con un ampliamento delle proposte in cartellone e delle attività che rientrano nella voce “Massimo Comunity Lab“, rivolte a grandi e piccini.
Il cartellone, per cui sono previsti diverse forme di abbonamento che tentano di richiamare il maggior numero di spettatori possibile, conta dieci opere, tre balletti, quattordici concerti, sette nuovi allestimenti, coproduzioni nazionali e internazionali. Non poteva mancare un omaggio a Beethoven nel bicentenario della sua nascita e, dopo il 2017, una nuova tournée in Giappone.
Tanti gli artisti di fama internazionale che compongono i cast delle diverse proposte mentre, ufficialmente dalla stagione 2020, scenderà in campo il nuovo direttore musicale del Teatro, l’israeliano Omer Meir Wellber che dirigerà proprio il Parsifal in apertura.
Parole d’ordine della Stagione, come sottolineato dal sovrintendete Francesco Giambrone, saranno ‘apertura‘ e ‘attenzione‘ alle tante anime del Teatro ma soprattutto della città che, come si può riscontrare dalle attività a latere alla stagione in sé per sé, è substrato attivo alle proposte messe in cantiere per il 2020.
Per la prima volta ci sarà anche un artista in residenza al Massimo, la violinista Midori, protagonista di due dei nove concerti dedicati a Beethoven, che svilupperà un lavoro personale, frutto dell’interazione con l’istituzione stessa e le tante collaborazione nazionali e internazionali.
Ad aprire l’anno 2020 sarà il doppio concerto di Capodanno, dopo il Parsifal, ci saranno poi, trai tanti appuntamenti, il Nabucco (dal 13 al 21 marzo); Il pirata di Vincenzo Bellini (dal 3 al 9 giugno); la trilogia di opere di Mozart e Da Ponte, Le nozze di Figaro, Così fan tutte e Don Giovanni, per cui è previsto un abbonamento anche esclusivamente a questo pacchetto, diretti da Wellber.
E poi un nuovo allestimento de Il lago dei cigni di Čajkovskij (dal 15 al 23 dicembre), sempre tra i balletti Coppelia (dal 31 marzo al 5 aprile) e Los liaisons dangereuses (dal 18 al 24 giugno).
Tra le opere anche il Falstaff (dal 21 al 27 febbraio); Roberto Devereux di Donizetti ( dal 29 aprile al 7 maggio) che vedrà l’atteso ritorno del Maestro Roberto Abbado; Manon Lescaut (dal 15 al 24 ottobre) e chiuderà Elektra di Strauss (dal 24 novembre al 2 dicembre), a cui verrà dedicato un ciclo di attività.
Sul sito del Teatro Massimo il dettaglio del cartellone completo e le diverse possibilità di abbonamenti, che prevedono, tra l’altro, ulteriori riduzione per i possessori di abbonamenti ad altri enti culturali della città.