In una lettera a firma di Igor Gelarda, Giulio Tantillo e Francesco Scarpinato, indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale Totò Orlando, e sottoscritta dai gruppi consiliari delle tre forze politiche di centrodestra, si chiede l’istituzione di una commissione straordinaria per scongiurare fatti simili a quelli di Bibbiano.
Nella nota si evidenzia come lo scandalo di Bibbiano impone anche al comune di Palermo di “approfondire i controlli nell’ambito del sistema di tutela dei minori, per evitare il ripetersi di situazioni gravi che hanno spezzato famiglie e sottoposto bambini a violenze”. I tre Gruppi consiliari chiedono pertanto l’istituzione di una commissione straordinaria tecnico-politica “per valutare il sistema di tutela dei Minori a Palermo e avere un quadro completo sui bambini allontanati dalle famiglie d’origine”, si chiede anche,”di conoscere le motivazioni, le procedure e i tempi di allontanamento e di rientro presso le famiglie di origine dei minori”.
E ancora: “Quanti e quali valutazioni, verifiche e controlli in merito al numero dei Minori allontanati inseriti nelle strutture comunitarie e quali sono i provvedimenti a loro tutela” . La commissione avrà il compito di conoscere le modalità con cui vengono scelte le famiglie affidatarie, quanti sono i contributi economici messi a disposizione dal Comune per il servizio di affido, quanti sono gli esiti positivi di rientro di affido del minore alla famiglia di origine e quali controlli svolgono gli organi di competenza del Comune di Palermo e quali hanno attivato nell’ultimo quinquennio in merito agli affidamenti. Ma quello che forse è più importante, si legge nel documento, è una ridefinizione politica amministrativa delle linee guida sul sistema di tutela dei Minori a partire dalle criticità e disfunzioni che si andranno a verificare.
“Non possiamo permettere – dichiarano Scarpinato, Gelarda e Tantillo – che da un argomento così delicato come quello dell’affido dei minori non vi sia la massima attenzione anche dal maggior organo politico cittadino quale il Consiglio Comunale”.