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Strade impraticabili e poco sicure per pedoni, automobilisti e motociclisti a Palermo, ma nessuno interviene e se lo fa non lo fa bene. Un problema che nel capoluogo siciliano è sempre più grave, in pratica un disastro, con conseguenti rischi per la pubblica incolumità, soprattutto in certe strade in cui percorrerle è diventato in pratica un gioco a ostacoli.
A questo proposito è stata ascoltata dalla Seconda Commissione Consiliare del Comune di Palermo, che si occupa proprio di urbanistica e lavori pubblici, l’associazione comitati civici Palermo.
“Abbiamo manifestato le nostre preoccupazioni per un fenomeno che diventa ogni giorno sempre più inaccettabile per noi cittadini e che rende pericolosa la circolazione di pedoni e conducenti di veicoli, soprattutto di quelli a due ruote. Ci riferiamo alla situazione di dissesto del suolo pubblico della nostra città, sia del manto stradale che dei marciapiedi“, affermano dall’associazione.
“La nostra associazione monitora la situazione ormai da oltre cinque anni e non si contano le segnalazioni, tutte documentate, e le richieste di intervento finalizzate all’eliminazione di pericoli per l’incolumità pubblica“, aggiungono.
“Sappiamo bene che l’usura del manto stradale dipende da svariati motivi, quali il movimento dei mezzi in superficie, da fattori ambientali come frane o creazione di intensi ruscellamenti quando ci sono forti piogge. A proposito di questo fenomeno è inutile sottovalutare la mancata pulizia delle caditoie per lo smaltimento delle acque meteoriche, una grave mancanza che “cementa” letteralmente la valvola di sfogo che potrebbe ridurre drasticamente questo fenomeno e rendere meno tragiche le giornate di pioggia a Palermo“, spiegano.
“I marciapiedi risultano sventrati dalle radici di alberi piantati in anni passati senza discernimento, ma anche dall’intervento delle ruspe che rimuovono tonnellate di rifiuti dalle discariche che si formano sui marciapiedi delle strade cittadine, altra causa di dissesto è lo stato fatiscente della rete fognaria secondaria ed anche primaria, che provoca frequentemente voragini, con immaginabili conseguenze anche in termini di minaccia per la salute pubblica, a causa dello sversamento di liquami“, continuano sempre dall’associazione comitati civici.
“Ma quello che ha letteralmente reso drammatico lo stato del manto stradale palermitano è il proliferare degli interventi da parte delle ditte terze per la realizzazione e l’ampliamento di sottoservizi (rete di gas, illuminazione pubblica, telefonia, fibra ottica, etc.). La stragrande maggioranza, per non dire la quasi totalità, di questi interventi vengono eseguiti, con scavi poi ripristinati non a regola d’arte, oppure con ripristini provvisori, realizzati senza tappetino d’usura. Questa superficialità rende permeabile lo strato di bynder, con l’inevitabile rapido deterioramento. Dopo pochi giorni dal completamento dei lavori vediamo sprofondare, infatti, i tratti di carreggiata interessata dai lavori, con conseguenti sprechi di denaro pubblico, perché ogni intervento deve essere seguito quasi sempre da ulteriori interventi per correggere i disastri. Desideriamo sapere come sono organizzati i controlli sulla corretta esecuzione a regola d’arte di questi lavori, chi risponde di questo nei confronti dei cittadini, chi è responsabile dello spreco di denaro dei contribuenti per lavori eseguiti con incredibile mancanza di criterio“, concludono i rappresentanti dell’associazione comitati civici Palermo.