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Allo Spazio Franco, dal 14 novembre, prenderà il via un’anteprima della rassegna Scena Nostra che, da gennaio 2020, punterà sulla ricerca e sulla creazione contemporanea nelle produzioni teatrali.
Sul palcoscenico dei Cantieri Culturali alla Zisa si alterneranno 5 spettacoli: apripista sarà “Il mio nome è Caino“, testo di Claudio Fava con Ninni Bruschetta, per la regia di Laura Giacobbe.
Prodotto da Nutrimenti Terrestri, dopo il debutto al Teatro Savio di Messina nel marzo scorso e la presentazione alle ultime Orestiadi di Gibellina, debutterà allo Spazio Franco giovedì 14 ore 21, con repliche venerdì 15 e sabato 16.
Tratto dall’omonimo romanzo l’adattamento teatrale è, nelle parole di Ninni Bruschetta, “un monologo con i connotati di un western” che offre allo spettatore il punto di vista del killer, portando alla luce un quadro torbido e, allo stesso tempo, lucido dell’essere mafioso.
La drammaturgia percorre i pensieri intimi dell’uomo di mafia, “testimone e vittima della furibonda guerra di mafia siciliana”, carnefice e prigioniero di uno scenario tutt’altro che semplice da descrivere, da raccontare e da rivivere.
Al testo si intreccia la musica, composta e eseguita dal vivo da Cettina Donato, pianista, compositrice e direttore d’orchestra: i brani, editi e inediti, contaminati da note classiche, popolari e jazz, sono il frutto di una collaborazione molto intensa tra la Donato e l’attore messinese, concepite per sostenere il racconto di Caino e l’alterata e controversa emotività del personaggio.
La partitura mista di quest’opera teatrale lascia che lo spettatore entri in uno spazio intimo caratterizzato dalla sospensione di giudizio e dal paradosso.
Scena Nostra è una scelta artistica, culturale e politica molto netta, tesa ad affermare Spazio Franco come centro indipendente per la ricerca e la creazione contemporanea.
Gli altri appuntamenti in programma sono: l‘1 dicembre, ore 11,30 al Castello della Zisa, “U pappaiaddu ca cunta 3 cunti” dal testo di Giuseppe Pitrè, di e con Giuseppe Provinzano; il 5, 6 e 7 dicembre, ore 21, allo Spazio Franco sarà la volta di Dario Muratore con “Tripolis“. Mercoledì 11 e giovedì 12, ore 21, “Studio per contrabbasso” tratto dal Contrabbasso di Suskind, di e con Giuseppe Sangiorgi; chiuderà lo spettacolo “Volver“, vincitore della scorsa edizione del Premio Migrarti, scritto e diretto da Giuseppe Provinzano con la Compagnia dei Migranti del Progetto Amunì.
Dal 2020 Scena Nostra proporrà una nuova stagione ‘aperta’, un focus che si rinnova, dando spazio a scritture e nuovi linguaggi, artisti e affermati esponenti, restando in ascolto delle necessità di creazione prima che di quelle di programmazione.
Resterà la formula del “fuori programma” che arricchirà la stagione del cartellone, sottolineando l’idea di identificarsi come un laboratorio per la creazione contemporanea unico nel suo genere in Sicilia.