Non c’è nessun prodotto siciliano tra i cento europei e i 24 italiani oggetto dell’accordo bilaterale che tutelerà le indicazioni geografiche protette europee in Cina e altrettante Igp cinesi in Europa.
Oltre un quarto delle Igp europee tutelate dall’intesa tra Pechino e Bruxelles sono italiane: tra queste, il Barolo, il parmigiano reggiano e il grana padano, il gorgonzola, la mozzarella di bufala campana, il prosciutto di Parma e quello di San Daniele, il taleggio, la bresaola della Valtellina, l’aceto balsamico di Modena, il prosecco e il Chianti, tutte indicate con la traduzione cinese, in ideogrammi. Nell’Ue, in cambio saranno protette 100 Igp cinesi.
Assenti, però, i prodotti siciliani. Mancano, infatti, specialità quali le arance rosse di Sicilia, i pomodori di Pachino, il pistacchio di Bronte o il vino Marsala. Secodno alcuni europarlamentari c’è la possibilità che queste prelibatezze possano essere oggetto di accordi futuri con la Cina. Per il momento, però, la Sicilia resta furoi dall’accordo.