Guarda in alto il video della 86ª puntata
A “Bar Sicilia“, la rubrica de ilSicilia.it con Alberto Samonà e Maurizio Scaglione, oggi, domenica 24 novembre 2019, per la 86ª puntata è nostro ospite Luca Sammartino, presidente della “V commissione Cultura, Formazione e Lavoro” dell’Ars ed esponente di “Italia Viva“, la nuova formazione politica di Matteo Renzi.
“Abbiamo tenuto a battesimo Italia Viva anche in Sicilia – sottolinea Sammartino – con una grande manifestazione a Catania. Abbiamo l’ambizione di voler raccontare nei territori un’Italia che non si arrende al qualunquismo ma che vuole mettere in campo proposte utili ai nostri concittadini nella grande assenza che la politica in questi anni ha dimostrato. Non parliamo di Centro, ma vogliamo superare queste categorie, siamo dall’altra parte rispetto agli estremismi, rispetto agli antieuropeisti e ai sovranisti, ma vogliamo andare oltre il Centro. Siamo in una nuova fase politica: c’è uno spazio per gli italiani normali, che vogliono mettere in campo proposte concrete che abbiano per fondamento la voglia di tornare a fare politica”.
Uno sguardo anche alla Sicilia e all’attuale assetto regionale: “Il mio giudizio sull’esperienza del governo Musumeci è di un governo che ha ereditato tante difficoltà che hanno la necessità di un esecutivo che – sia sui conti che sulla proposta – deve iniziare a far capire ai Siciliani la propria idea di Sicilia. Vedo, però, che manca una visione: l’auspicio è che Musumeci cambi marcia dopo la parifica della Corte dei conti. Vedo un governo assente e immobile sui grandi temi, sulla grande vertenza Sicilia: stare a guidare la Regione senza una visione non fa bene né a lui e neanche ai Siciliani”.
Rispetto alla politica nazionale e a Renzi che sta al governo criticando però ogni giorno le altre forze di maggioranza, soprattutto Pd e 5 Stelle, Sammartino precisa che “quelle di Renzi sono proposte, non bordate. Noi non vogliamo minare il campo di un governo nato dopo il Papeete. Semmai proponiamo temi e questo non vuol dire assecondare necessariamente le scelte che il governo mette in campo se non c’è dialogo. La politica è dialogare fra le forze che oggi costruiscono la maggioranza del governo Conte bis e che hanno a cuore i prossimi mesi e i prossimi anni del nostro Paese. Io spero che le nostre proposte siano sostenute da tutti, perchè – come il Piano infrastrutturale choc – sono rivolte al bene del Paese e per questo vorremmo che siano accolte anche dalle minoranze, da Forza Italia, dalla Lega e da Fratelli d’Italia”.
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