Novantaquattro posti, tanti quante le donne uccise solo quest’anno finora in Italia, saranno insolitamente vuoti questa domenica al Barbera in occasione di Palermo-ACR Messina.
Ciascuno di essi è un “Posto occupato“, come il nome della campagna nata nel 2013 ideata e promossa da Maria Andaloro.
Una campagna virale, gratuita e senza scopi di lucro, partita proprio dalla provincia di Messina. L’obiettivo è quello di mantenere alta l’attenzione nei confronti di un fenomeno, la violenza sulle donne, sempre più piaga sociale oltre il limite dell’emergenza.
Tutto questo in un momento simbolico, a poche ore dal 25 novembre, ovvero la data in cui si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’INIZIATIVA
E così il Palermo calcio ha risposto alla chiamata con due gesti simbolici. Il primo è il posizionamento di una poltrona di ecopelle rosa come il colore simbolo del Palermo, in prima fila in tribuna autorità. D’ora in poi la poltrona sarà sempre “occupata” simbolicamente da ogni donna rimasta uccisa dalla violenza spesso domestica.
Il secondo, valido solo per questa domenica, vedrà altri 93 posti “occupati” all’interno dello stadio palermitano, sparsi fra i vari settori. Essi non saranno disponibili alla vendita.
La scure della violenza sulle donne non fa alcuna differenza ma ha dei tratti ricorrenti. Ottanta vittime su novantaquattro sono state uccise in ambito familiare e in sessanta di questi casi il killer era il partner.
E in quasi un caso su tre l’omicidio arriva dopo maltrattamenti a danno delle vittime come violenze fisiche, stalking e minacce. “Il femminicidio – dice il Rapporto Eures 2019 su Femminicidio e violenza di genere – rappresenta dunque l’ultimo anello di una escalation di vessazione e violenze che la presenza di un’efficace rete di supporto potrebbe invece riuscire ad arginare“.
“Quel posto – dice l’ideatrice della campagna Posto Occupato Maria Andaloro – è riservato per chi avrebbe voluto, potuto e dovuto essere presente. È il nostro impegno per fare in modo che non appaia vuoto ma “mancante”, e fare in modo così che quelle persone non vengano dimenticate e che non si abbassi mai la guardia verso un’emergenza ormai drammatica”.
“Il sito www.postoccupato.org consente di scaricare le locandine, in italiano ed altre lingue, e di poter aderire come istituzione o privati, in teatri, cinema, aule universitarie, perfino autobus e qualsiasi luogo dove oggi ciascuna di quelle donne potrebbe essere e non è. Per questo al Palermo va uno speciale ringraziamento per aver sposato l’impegno di chi ogni giorno combatte questa battaglia di consapevolezza e prevenzione”.