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Dalla tesi di dottorato a libro: Mauro Azzolini presenta a ilSicilia.it il suo “Una gioiosa baldanza – Immagini, modelli e lessico della giovinezza guerriera nelle letterature galloromanze dei secoli XII-XIII“.
Fulcro di questo volume – si legge nella quarta di copertina – è lo studio del particolare statuto attribuito alla giovinezza entro le scritture in versi del medioevo galloromanzo.
Periodo di sboccio del valore e del sentimento amoroso, l‘età verde si offre alla rappresentazione letteraria quale summa delle virtù cortesi e momento cruciale per il pieno sviluppo delle qualità marziali.
Il cavaliere
Il cavaliere nel fiore degli anni, combattente gioioso e feroce, è portatore di una forza vitale devastante, che di norma protegge l’integrità tribale; ma in certi casi può minacciarla e metterla in serio pericolo.
In queste manifestazioni di oltranza e di eccesso, la gioventù cavalleresca risulta sorprendentemente vicina ai campioni militari delle tradizioni mitiche e delle leggende indoeuropee.
Trova, però, paralleli e riscontri anche nel folclore internazionale, tanto da configurare uno stock di universali culturali e antropologici delle “infanzie” in armi.
Muovendo da un’indagine di semantica storica condotta sul lessico e passando per l’analisi delle più significative realizzazioni testuali del rapporto tra rigoglio giovanile e funzione guerriera.
Oltre che delle relazioni tra racconto iniziatico di “formazione” e strutture narrative, il libro di Azzolini identifica, nell’archetipo della giovinezza e nelle sue molteplici variazioni tematiche, una delle vie d’accesso privilegiate alla comprensione del discorso eroico nel medioevo letterario di Francia.
Giovinezza come valore astratto al pari della gioia e della felicità: la giovinezza come riassuntivo, ci dice Azzolini, di tutti i valori positivi dell’epoca.
Mauro Azzolini da anni è appassionato e dedito a questa materia, come ci dice nella video intervista, cultore in Filologia Romanza presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo.