Il Palermo è atteso dalla sfida in campionato contro il Giugliano, valevole per la quattordicesima giornata del campionato di Serie D – Girone I.
I rosanero vengono dai tre punti conquistati fra mille difficoltà contro l’ACR Messina, anche quelle imposte dall’arbitro Ancora. Il direttore di gara non ha visto prima un chiaro fallo di mano al limite dell’area giallorossa, sulla conclusione a porta libera di Santana, e poi il rigore netto su Felici per un evidente fallo del portiere Avella.
Una vittoria importante, anche alla luce del prossimo avversario. I campani infatti non hanno mai perso in casa, anzi hanno realizzato un filotto di sei vittorie consecutive, che li attesta al sesto posto in classifica con 22 punti conseguiti.
Una notizia è certa. La partita con i campani si giocherà allo stadio “Vallefuoco” di Mugnago, vista l’indisponibilità del De Cristoforo. Un impianto da duemila posti, con un manto in erba sintetica. Una partita difficile, su cui si attende la decisione dell’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive, che dovrà decidere se aprire o meno la trasferta ai tifosi rosanero.
QUALCHE PROBLEMA RIMANE
Al di là dell’arbitraggio, dalla sfida contro il Messina il Palermo si continua a portare dietro alcune difficoltà sotto il profilo del gioco. Prima fra tutte, trovare un’alternativa a Martin.
In tutto il primo tempo la mente del centrocampo rosanero è stata marcata a uomo come nelle scorse due partite, con la conseguenza che il Palermo non è riuscito a creare, in pratica, nessuna azione corale, affidandosi alle percussioni dei singoli. Nella ripresa il francese ha goduto di maggiore libertà e la formazione rosanero è salita di tono insieme a lui.
Trovare la soluzione a questo rompicapo spetta a Pergolizzi, che da questa partita porta a casa non solo i tre punti, ma anche la buona prova dei suoi under. Peretti è stato perfetto in fase difensiva, mentre Felici ha deciso in pratica l’incontro.
Una forza da non sottovalutare vista la truppa di infortunati e squalificati e vista l’abulicità di Giovanni Ricciardo, entrato solo a 20′ dalla fine a causa di un problema influenzale. La punta messinese vive un momento no sotto porta, a digiuno dalla sfida interna contro il Corigliano.
In generale, l’attacco rosanero non sembra proprio formato da cecchini nell’ultimo periodo. Anche nella sfida contro il Messina, gli avanti rosanero si sono divorati diverse palle gol, soprattutto nel secondo tempo.
La Serie D è un campionato in cui la concretezza diventa questione di sopravvivenza. Già dalla sfida contro il Giugliano Pergolizzi deve imporre ai suoi un cambio di marcia.