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Calcio: al Palermo non bastano i sogni, servono solide realtà

mercoledì 11 Dicembre 2019
Palermo - ACR Messina

Settimana tribolata in casa Palermo calcio.

Dopo la sconfitta rimediata contro l’Acireale, la leadership sul campionato della formazione rosanero è tornata in discussione. Traslando un pò chiave calcistica il motto di Roberto Carlino, se fino a qualche settimana fa pensare ad un campionato riaperto era pura utopia, oggi è, di fatto, realtà solida e che incute un certo timore.

Palermo - ACR Messina
Palermo – ACR Messina, foto di Giuseppe Bertolino

La compagine di Rosario Pergolizzi si è rivelata tutto fuorché brillante nelle ultime uscite in campo. Il ruolino delle ultime cinque partite parla di due vittorie, altrettante sconfitte e un pareggio conseguito con il fanalino di coda Palmese. Sette punti in cinque giornate, ritmo che ha permesso il rientro in classifica preponderante del Savoia.

I campani hanno vinto, con merito, lo scontro diretto ed hanno continuato a marciare a ritmo sostenuto. Dopo un inizio di campionato non proprio confortante, la squadra diretta da mister Parlato si trova a -5 dai rosanero, con grosse possibilità di recupero.

La società di Dario Mirri e Tony Di Piazza ha avuto un evidente calo fisico, complice la preparazione sfasata e una serie di infortuni che hanno riempito l’infermeria. Proprio in questo senso, gli infortuni di Santana (rottura del tendine d’Achille) e di Sforzini (il cui rientro in gruppo è previsto a gennaio), impongono al DS Castagnini un pronto ed immediato intervento sul mercato.

LA COPERTA E’ CORTA

La coperta del Palermo è davvero corta, soprattutto a centrocampo.

Martin non ha ricambi di livello, in quanto Mauri non si è dimostrato all’altezza. Langella è in calo rispetto all’inizio di stagione, costringendo Kraja e Martinelli agli straordinari.

Palermo - ACR Messina
Palermo – ACR Messina, foto di Giuseppe Bertolino

In attacco, Ricciardo non trova la via del gol già da un mese e la lunga squalifica di Ficarotta ha imposto rotazioni forzata a Felici ed Ambro.

A questo si aggiunge la pessima prestazione di domenica di Doda e Vaccaro, sempre in ritardo nelle sovrapposizioni e nelle diagonali. I terzini sembrano affaticati e un po di riposo non gli farebbe male.

Una cosa è certa. Nell’ultimo periodo si è parlato della Serie C come un traguardo già acquisito, quando invece il campionato è tutto fuorché finito. Bisogna tornare con i piedi per terra e ritrovare quell’allineamento con la tifoseria che in questo momento specifico sta un po traballando un po come il seggiolino in panchina di Pergolizzi.

Non è un mistero che l’allenatore rosanero non convince, ma fino a qualche settimana fa i risultati erano dalla sua parte. Oggi però il gioco diventa una necessità per supplire alle barricate degli avversari. Se la partita persa con l’Acireale rappresentava uno spartiacque della stagione, adesso le sfide contro Castrovillari e Troina diventano fondamentali per tenere il Savoia a distanza.

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