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“Un coordinamento che coinvolga tutte le province”; “Ho nominato sul campo la sovrintendente per i Beni culturali di Palermo a fare da coordinamento con gli altri otto della regione“. E ancora: “Siamo disposti a mettere a disposizione cinque milioni di euro per illuminare artisticamente i castelli siciliani“. A dirlo è stato il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenuto a Caccamo, al convegno sulla rete dei castelli siciliani organizzato dalla locale amministrazione comunale (interamente visibile a questo link), in occasione della consegna formale del Castello di Caccamo all’ente locale. Sarà, infatti, il Comune a occuparsi d’ora in poi della gestione dell’antico castello, di proprietà della Regione Siciliana.
A consegnarlo al sindaco Nicasio Di Cola è stato il governatore dopo che, a giugno, era stata firmata una convezione per attribuire all’amministrazione cittadina le attività che riguardano la fruizione e la valorizzazione dell’antica fortezza. “Proprio partendo da qui – ha spiegato il presidente Musumeci – intendiamo avviare un processo di collaborazione con l’Istituto italiano dei castelli e con tutte le città nel cui territorio sorge un maniero. L’obiettivo è quello di creare una rete e, quindi, una proposta di turismo monumentale, architettonico e culturale che possa integrarsi con quello gastronomico e paesaggistico: più è diversificata l’offerta, maggiore diventa l’attrazione”.
Il castello di Caccamo rientra nell’elenco dei siti minori di proprietà dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana la cui gestione può essere trasferita ai Comuni. La lista comprende anche il castello Bauso di Villafranca Tirrena, la villa Di Pasquale di Messina, il castello cinquecentesco Spatafora, il castello Beccadelli di Marineo, le terme arabe di Cefalà Diana, il Palazzo Cappellari di Palazzolo Acreide, lo stabilimento Florio di Favignana, il Museo di Marianopoli e il Museo delle Croci di Scicli.
Al convegno, moderato dal direttore editoriale de ilSicilia.it, Maurizio Scaglione, oltre al ‘padrone di casa’, il sindaco di Caccamo Nicasio Di Cola, hanno partecipato anche il sindaco di Castelbuono e presidente della rete dei castelli di Sicilia, Mario Cicero, il primo cittadino di Petralia Soprana e presidente dell’Unione dei Comuni delle Madonie, Pietro Macaluso, e la soprintendente per i Beni culturali di Palermo Lina Bellanca.