“Abbiamo finito il tavolo tecnico per fare il punto della situazione sul servizio Atm ed il quadro è inquietante”. Lo annuncia il sindaco Cateno De Luca nella tarda mattinata di una domenica d’inizio dicembre che può rappresentare uno spartiacque nel destino di Atm e più in generale per il trasporto pubblico nel capoluogo. De Luca analizza la situazione senza fare giri di parole al termine di un vertice svoltosi oggi a Palazzo Zanca per fare chiarezza sullo “stato di salute” del trasporto pubblico nella Città dello Stretto. “Sul trasporto pubblico locale siamo ormai al cortocircuito”, ammette il primo cittadino.
Da un lato – spiega De Luca – ci sono le organizzazioni sindacali che fanno di tutto per continuare a sperperare denaro pubblico lasciando la gestione del servizio alla vecchia azienda in liquidazione esercitando pressioni su una parte del consiglio comunale; c’è poi il Consiglio comunale che ha deliberato di rinviare l’esame del piano di liquidazione dell’azienda Atm a data da destinarsi non tenendo conto che entro il 31 dicembre 2019 deve partire la nuova Atm spa e che nel frattempo si è creato un ulteriore danno di quasi 20 milioni di euro perché siamo decaduti (30 novembre) dai benefici della rottamazione dei contributi ed imposte non pagate negli ultimi 5 anni per oltre 50 milioni di euro”.
“Dall’altro lato – continua De Luca – c’è il sindaco con la giunta comunale che ha fatto tutto ciò che era di propria competenza per non far andare in cortocircuito il servizio di trasporto urbano predisponendo tutti gli atti e le relative coperture finanziarie per far partire la nuova Atm spa con i nuovi servizi previsti nel contratto di servizi. E ci sono i commissari di liquidazione di Atm, azienda che hanno eroicamente gestito il servizio in questi mesi in mille difficoltà ed hanno depositato il 4 novembre la relazione conclusiva sul disastro ereditato. Domani i commissari comunicheranno che ormai porteranno i libri in tribunale così sarà la Magistratura ad occuparsi dei conti di Atm. Ma voglio anche citare, in questo contesto, l’Agenzia delle Entrate che ha notificato due giorni fa un primo pignoramento di somme per circa 10 milioni di euro impedendo al comune di messina di poter trasferire altre risorse ad Atm in liquidazione in assenza di un piano approvato dal Consiglio comunale”.
“Nel mezzo di questa situazione – conclude De Luca – c’è la comunità che dovrà continuare a scontare un servizio di trasporto urbano non sufficiente alle reali e complessive esigenze; e ci sono i lavoratori di Atm in liquidazione che non percepiranno lo stipendio di novembre, di dicembre e la tredicesima e potranno percepire lo stipendio solo quando parte la nuova Atm spa e per il servizio prestato nella nuova azienda”.