Non è bastata una condanna per tenerlo lontano dalla poltrona dell’amministrazione di Palermo.
Potrebbe essere la trama di un film dal titolo”Il ritorno dopo la condanna“, la vicenda che vede coinvolto Sergio Pollicita, tornato nuovamente nel ruolo di capo di gabinetto del sindaco Leoluca Orlando.
La designazione è stata firmata dal vicesindaco Fabio Giambrone il 2 dicembre.
Pollicita, nel 2018, è stato condannato per abuso di ufficio per aver assegnato una concessione a un b&b di 70 metri quadrati sito alla Kalsa, senza passare dalla Soprintendenza.
Secondo la Procura, il dirigente, che all’epoca guidava il settore Patrimonio, avrebbe dovuto ottenere prima il sì dei Beni culturali perché l’area era vincolata.
Appresa la notizia, l’Amministrazione ha deciso di attendere la notifica del provvedimento per scrivere all’Anac e chiedere quali potevano essere le prossime mosse.
Insieme alla sospensione, per una durata 12 mesi, era previsto che il capo di gabinetto del Sindaco percepisse il 50% dello stipendio. L’Amministrazione voleva capire dunque quali incarichi, non dirigenziali, poteva svolgere, alla luce dei circa 70 mila euro che percepirà nel prossimo anno.
Dal 2 dicembre però Pollicita è tornato abile e arruolabile e il “Professore” ha così deciso di rimetterlo al suo vecchio posto, occupato in via temporanea da Licia Romano, la quale torna così (in modo concordato) a fare il vice Capo di Gabinetto con competenze su sviluppo strategico, turismo e statistica.
Il dirigente, d’altro canto, occupa un posto chiave nell’amministrazione da oltre un decennio, visto che era già stato capo di gabinetto con Diego Cammarata.