Il regalo di Natale per la Regione Siciliana dovrebbe arrivare oggi da Roma.
Si discute nella Capitale in Consiglio dei Ministri un provvedimento che il governo nazionale ha annunciato di voler assumere per permettere al governo Musumeci di spalmare in 10 anni il disavanzo di bilancio certificato dalla Corte dei Conti pari a 2 miliardi e 103 milioni di euro.
Nel frattempo la commissione Bilancio di Palazzo dei Normanni, questa mattina si è riunita per iniziare a studiare i documenti del rendiconto del 2018. Oltre a questo si dovrebbe iniziare a tirar fuori dal cilindro anche l’assestamento di bilancio per l’esercizio finanziario 2019. Ma se non si hanno notizie da Roma, tutto questo sarà impossibile. Ma a quanto pare la bozza del decreto legislativo in aiuto alla Sicilia sarebbe già negli uffici della Ragioneria dello Stato ed aspetta soltanto di essere firmata.
Ma chiaramente, come san Tommaso, il governatore Musumeci ha preferito essere presente questa mattina al Consiglio dei Ministri. “Come previsto dal nostro Statuto, parteciperò personalmente alla riunione del governo nazionale. Apprezzo che il presidente Conte abbia voluto dar seguito alla richiesta inoltrata nei giorni scorsi”.
È stata proprio una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte per scongiurare “tensioni sociali già gravi in Sicilia”. Così il governatore Nello Musumeci si rivolge al premier sottolineando la critica situazione finanziaria del bilancio regionale dovuta ad “alcune decisioni del ministero della Salute – scrive Musumeci – su risorse della Regione” che impediscono “di trasferire le somme necessarie ai Comuni per scongiurarne il dissesto”. Le decisioni del ministero della Salute da un lato, la parifica della Corte dei conti dall’altro che “impone il ripianamento di un disavanzo in gran parte ascrivibile – come precisato dalla stessa Corte – a esercizi passati e ad alcune partite finanziarie risalenti a venticinque anni fa”.
Sulla base dell’esito del Consiglio dei Ministri, in ogni caso, il governatore ha già convocato la giunta per oggi pomeriggio alle 15 a Catania: qualora la Sicilia, per quell’ora, sia riuscita ad ottenere la dilazione in dieci anni, verrà approvata la versione dell’assestamento comprensiva degli esiti della dilazione.