Decine di autocompattatori si trovano fermi in fila per depositare nella discarica di Bellolampo i rifiuti raccolti a Palermo e in vari comuni della provincia. La discarica è rimasta chiusa per due giorni e il conferimento si è dunque fermato.
Ma non tutti i mezzi sono ammessi. A Bellolampo possono essere portati i rifiuti di Palermo e di Ustica, mentre per altri 50 comuni, gestiti dalla società EcoAmbiente, la procedura è più lunga e anche più onerosa. La società tratta i rifiuti provenienti dalla provincia e, dopo la “stabilizzazione”, li trasferisce nella discarica Oikos di Motta Sant’Anastasia (Ct).
I sindaci hanno protestato per il costo del servizio, che è salito a oltre 180 euro a tonnellata, ritenuto eccessivo rispetto alle disponibilità finanziarie dei comuni. Due settimane fa i primi cittadini hanno chiesto di incontrare il presidente della Regione, Nello Musumeci, per individuare una soluzione meno onerosa, e stasera si sono riuniti a San Cipirrello per concordare una linea d’azione comune.