Serata amara per la SikeliArchivi Capo D’Orlando, battuta nettamente in casa dall’IberoStar Tenerife nell’11mo turno del gruppo B della Basketball Champions League. Gli iberici, campioni in carica della competizione, hanno demolito la squadra siciliana con un eloquente 59-107.
L’Orlandina era priva di Engin Atsur e Voja Stojanovic, il primo per i postumi di un risentimento muscolare e il secondo per un fastidio alla schiena, ma ha sbagliato l’approccio alla gara, rimanendo in partita solo fino a metà del primo quarto. Il Tenerife all’intervallo lungo si porta già sul +25 (25-50) e allungando via via il divario fino al 40esimo. Una serata trionfale per la compagine spagnola, una squadra di enorme talento che punta a riconfermarsi in Basketball Champions League, e che ha chiuso la gara con tutti i suoi effettivi a segno e ben sei uomini in doppia cifra.
La delusione negli spogliatoi nel dopopartita è palpabile. “Indubbiamente è stata una brutta partita – ha esordito il coach Gennaro Di Carlo – sapevamo che giocavamo contro una delle migliori squadre della competizione, non posso che fare i complimenti a Tenerife, ma potevamo perdere in tanti modi e abbiamo scelto il peggiore. Dobbiamo tornare a giocare e voltare pagina e forse tutto potrà essere diverso. Oggi non ci interessa la differenza nel punteggio, il problema è che noi siamo stati rinunciatari, e questo non deve mai accadere. Il carattere di una squadra si deve vedere anche in questi momenti, quando tutto sembra difficile. A Capo d’Orlando non c’è niente di scontato, Capo d’Orlando è speciale perché qua non si dà niente per scontato, nemmeno il risultato contro uno squadrone contro Tenerife, altrimenti si fanno brutte figure e, soprattutto, guardando lontano questo atteggiamento non può funzionare. Tenerife stasera ha giocato dal primo all’ultimo minuto. Noi dobbiamo essere professionisti e fare il nostro lavoro, stasera non abbiamo lottato”.
Intervenuto in sala stampa, per dare un segnale alla squadra e all’ambiente, anche il direttore sportivo Peppe Sindoni che ha dichiarato: “L’arrendevolezza che i nostri giocatori hanno messo in campo non rappresenta i valori del popolo orlandino e di quella gente che ha difeso questi valori in Italia e in Europa da anni. L’arrendevolezza mi ferisce, ma voglio rassicurare tutti i nostri tifosi perché non permetterò che si giochi un’altra partita con questo spirito, gli orlandini devono essere rappresentati degnamente. Non so cosa succederà adesso, non so quali saranno le azioni e i cambiamenti che il club porterà avanti e soprattutto non ci spaventano: se si dovranno cambiare dieci giocatori lo si farà o magari basteranno solo le parole. Le sole persone a non essere in discussione sono Gennaro Di Carlo, me e mio padre. Noi siamo l’Orlandina e questo lo difenderemo in Italia, in Europa e nel mondo. Stasera mi faccio portavoce dello spirito che tutti i tifosi dell’Orlandina vogliono vedere in campo, perché i nostri valori vengono prima di tutto. Chiaramente siamo consapevoli del pericolo che anche i cambiamenti potrebbero portare, perdere in casa con Cremona ci ha fatto annusare per tempo il pericolo. Dobbiamo fare in modo che tutti tornino ad essere allineati e dimostrino di tenere a questa maglia, a questo gruppo, a questa squadra, a questo paese. Dobbiamo tornare sulla retta via“.
SikeliArchivi Capo d’Orlando – Iberostar Tenerife 59-107 (9-21, 25-50, 45-77)
SikeliArchivi Capo d’Orlando: Galipò 2 (1/2, 0/1), Alibegovic 7 (1/5, 1/6, 2/5 tl), Maynor 1 (0/1 da 3, 1/2 tl), Ihring 5 (1/2, 1/4, 0/1 tl), Kulboka 19 (5/7, 1/3, 6/7 tl), Delas 4 (2/3), Wojciechowski 7 (3/7, 0/2, 1/2 tl), Carlo Stella, Stojanovic ne, Ikovlev 14 (4/7, 2/5, 1/3 tl). All: Di Carlo
Iberostar Tenerife: Omeragic 3 (1/3, 1/1 tl), Niang 7 (3/6, 1/3 tl), Bassas 8 (1/2, 2/2), Sturup 8 (3/3, 0/2, 2/2 tl), Vazquez 12 (6/8, 0/2 tl), Ponitka 4 (2/2), Abromatis 12 (2/2, 2/4, 2/2 tl), Allen 11 (3/3, 1/3, 2/3 tl), Beiran 11 (3/4, 1/3, 2/2 tl), White 14 (3/5, 2/5, 2/2 tl), Vasileiadis 16 (2/2, 4/8). All: Katsikaris.