Sarebbero due giovani di nazionalità romena, secondo i Carabinieri di Termini Imerese e Cerda, i responsabili dell’omicidio per strangolamento della romena Alina Elena Bità, giovane madre uccisa nella propria abitazione a Cerda lo scorso 9 ottobre.
Le Forze dell’Ordine hanno eseguito il provvedimento di fermo per entrambi, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese.
Le indagini hanno permesso di acquisire elementi indiziari nei confronti dei due, cugini del marito della vittima,che avrebbero agito a seguito di un malriuscito tentativo di furto all’interno dell’abitazione della donna, dove si erano introdotti con un pretesto allo scopo di trafugare un’esigua somma di denaro.
“Ritengo doveroso perseverare sempre nelle attività investigative per assicurare alla giustizia i responsabili di atroci delitti, senza clamore e nel rispetto del dolore altrui. Il male non ha tempo e non è mai troppo tardi per la verità. Per questo rivolgo il mio grazie alla Procura di Termini Imerese per la celerità e lo sforzo profusi, nonchè un sentito apprezzamento ai miei Carabinieri di ogni grado i quali, ogni giorno, non si risparmiano in impegno, dedizione e sacrificio per l’affermazione della legalità“. Così Antonio di Stasio, comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo, commenta il fermo dei due romeni.