Sei persone sono state arrestate a Catania per usura ed estorsione ai danni del titolare di un’attività commerciale.
Le manette sono scattate in flagranza per Salvatore Crupi, 36 anni, e Roberto Mangiagli, 39 anni. Entrambi rispondono di estorsione aggravata “per avere commesso il fatto avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà derivanti dall’appartenenza all’associazione mafiosa Cappello – Bonaccorsi“.
Il fermo è scattato, invece, per Claudio Strano, 41 anni; Antonino Grasso, 62 anni, già sottoposto ai domiciliari per altri motivi; Orazio Sapuppo, 43 anni; Michele Rao, 44 anni.
L’indagine, disposta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania e condotta dalla Squadra Mobile, ha ricostruito le vessazioni ai danni del titolare di un esercizio commerciale catanese, vittima di usura e di successiva estorsione.
La vittima, dopo un prestito di 4.000 euro risalente allo scorso mese di settembre, sarebbe stato costretto a pagare interessi usurari del 25% mensile. Per convincerlo a continuare a pagare, Strano, gli avrebbe più volte inviato gli emissari, Salvatore Crupi e Roberto Mangiagli.
In particolare, “In una circostanza, gli emissari di Strano sono giunti persino a sostituirsi alla vittima e ai suoi dipendenti alla cassa dell’esercizio commerciale, al fine di prelevarne l’incasso“, sottolinea la questura. In un altro episodio, al commerciante, era stato prospettato il rapimento del figlio minorenne.