“Dalle dichiarazioni estremamente offensive e inappropriate, soprattutto se dette da un rappresentate istituzionale della regione, come quelle di Vittorio Sgarbi – e ritengo che il Presidente Nello Musumeci debba necessariamente intervenire sulla vicenda – alla proposta di legge dell’Onorevole Giuseppe Milazzo, di sopprimere la doppia preferenza di genere, emerge non solo un gap culturale da parte di chi governa la Regione Siciliana, ma soprattutto un quadro desolante della gestione del centrodestra“.
Lo ha dichiarato Nadia Spallitta, esponente del partito Liberi e Uguali.
“E’ sconfortante – ha proseguito la Spallitta – che queste siano le loro priorità; piuttosto che preoccuparsi con provvedimenti efficaci dei problemi reali del territorio; dall’emergenza idrica a quella sui rifiuti, all’estrema povertà, alla mancanza di infrastrutture al rischio default dei grandi comuni come Palermo, (che ha approvato un bilancio con una perdita di esercizio pari a 277 milioni circa) o della stessa Regione, invece di creare condizioni stabili di lavoro, tutelando ad esempio l’agricoltura e i prodotti tipici siciliani, questa amministrazione perde tempo con affermazioni pesanti e fuori luogo e proposte di legge praticamente inutili e contraddittorie, dal momento che la presenza delle donne in politica è strettamente collegata ad un fatto culturale“.
“Nella fattispecie così comportandosi – ha concluso l’esponente di LeU – il centrodestra finisce con il ridurre ulteriormente quei limitati spazi faticosamente conquistati dalle donne in politica e nella società. Mi preoccupa che questa dimensione regionale così poco concludente, possa diventare addirittura dopo il voto del 4 marzo un Governo nazionale, che se queste sono le premesse, ben poco sarà in grado di risolvere per i reali problemi del paese“.