“Si apprende per le vie informali di una imminente riapertura del Punto Nascita del presidio ospedaliero di Licata che, però, non rispetta gli standard di sicurezza descritti dal decreto assessoriale salute Regione Sicilia n.1521 /2103″, lo affermano in una nota congiunta Rosetta Vaccaro, segretario aziendale Cimo Agrigento, e il coordinatore provinciale Fesmed, Salvatore Bennici.
“Tra l’altro – dicono – il numero insufficiente di ostetriche non garantisce efficientemente il triage ostetrico dedicato h 24. L’organico insufficiente ed inadeguato della Ostetricia e Ginecologia causerebbe un pericoloso surmenage di attività lavorativa del personale medico e infermieristico in servizio, fuori dalle normative europee e sotto la totale responsabilità della direzione strategica dell’Asp n.1 di Agrigento.
Infine, viene fatta richiesta all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, di “Un immediato intervento per evitare le possibili conseguenze medico legali e giuridiche che potrebbero derivare dal fatto che il personale in atto in servizio è numericamente uguale a quello presente all’atto della sua chiusura”.