Tre volte in dieci giorni, il penultimo tentativo di rapina era stato messo in atto venerdì scorso. Ma stamattina i rapinatori, sempre in agguato, ci hanno riprovato e hanno messo a segno il colpo. I due malviventi, che hanno agito a volto coperto, sono fuggiti con il bottino, che dovrebbe essere di importo inferiore ai cento euro. Sul posto dopo l’allarme, sono accorse le volanti della Polizia.
Paura per clienti ed impiegati in una agenzia che vede, nell’orario di sportello solo antimeridiano, una affluenza massiccia in quanto logisticamente è l’unica filiale di Unicredit rimasta aperta a seguito delle chiusure in zona.
“E’ inammissibile che Unicredit, di fronte a reiterati tentativi di rapina a danni di una dipendenza, non abbia pensato a ripristinare la guardiania armata”, affermano Gabriele Urzì e Giuseppe Angelini rispettivamente Segretari Nazionali di Gruppo Unicredit FIRST CISL e FABI.“Nel tempo abbiamo sottoscritto delle intese che contemperano la coesistenza di apprestamenti antirapina tecnologici, quali la videosorveglianza e i roller cash (cassa automatica che impedisce l’accesso al contante se non quello relativo all’operazione in corso) e la sempre efficace guardiania armata che è rimasta, fino ad oggi, nelle filiali piu’ a rischio per volumi d’affari o per allocazione geografica”.
“Ma l’Azienda – continuano i sindacalisti – non puo’ continuare a risparmiare sulla sicurezza in quanto gli ultimi accadimenti dimostrano che la sola tecnologia, efficace a volte nel “dopo” rapina, non lo è altrettanto sul versante della prevenzione. Chiederemo unitariamente un incontro dell’Osservatorio sulla sicurezza, organismo bilaterale istituito in Unicredit al fine di esaminare congiuntamente le problematiche della sicurezza”.
Nella stessa mattinata rapina anche al Monte dei Paschi di Via Leonardo da Vinci. Non si esclude che ad agire siano stati gli stessi rapinatori.