“Ritengo che sia assolutamente inaccettabile l’abbattimento di alberi, con una valenza paesaggistica e indubbiamente di pregio, quale il ficus al Foro Italico. Non è ben chiaro se sia stato rispettato il regolamento sul verde (delibera 355/2008). In primo luogo, gli articoli 29 e seguenti del regolamento, impongono all’amministrazione, un programma di salvaguardare la salute e garantire la sicurezza del verde pubblico”.
A sottolinearlo è Nadia Spallitta (Liberi e Uguali):
“Se si facesse una buona manutenzione – sottolinea – non si avrebbero continui abbattimenti per problemi di pubblica incolumità. Inoltre, l’articolo 7, delle disposizioni normative, allegate al regolamento, vieta l’abbattimento di alberi “storici”, che ad un metro di altezza, abbiano almeno 80 centimetri di diametro. E’ in dubbio che il ficus abbattuto avesse queste dimensioni”.
“Tra l’altro il regolamento (art. 31) prevede l’abbattimento degli alberi come ultima soluzione e laddove non sia possibile provvedere diversamente (recinzioni, potature etc). Le norme, poi disciplinano in modo dettagliato il procedimento di abbattimento degli alberi pubblici, prescrivendo l’intervento della circoscrizione, la preventiva autorizzazione dei competenti uffici e in alcuni casi, il parere della Sovrintendenza. A Palermo, negli ultimi anni, il numero degli alberi si è gradualmente ridotto anche rispetto alla media nazionale”.
“Trovo singolare il ricorso a ditte private – nel 2017 sono state già spese 100mila euro per lo smaltimento dei rifiuti vegetali e nel 2018 sono stati stanziati circa 50 mila euro per perizie private sulla stabilità degli alberi – per operazioni che potrebbero essere eseguite per esempio dalla Rap. Infine si registra il complessivo danno all’ambiente, dalla mancata attuazione del principio di compensazione che impone per ogni abbattimento, un nuovo fusto. Nel 2016, a Palermo, c’erano 11 alberi ogni 100 abitanti a differenza di 50/60 alberi per 100 abitanti in svariate città di Italia. Credo che sia indispensabile un intervento urgente, che garantisca il rispetto delle citate disposizioni in materia di verde, tuteli la salute, il paesaggio e garantisca una migliore qualità della vita”.
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