Nel giorno della memoria per le vittime delle mafie c’è chi vuol ricordare con un gesto concreto le vittime messinesi. Da qui la richiesta d’intitolazione di tre strade della città a tre persone uccide alla criminalità organizzata negli anni ’80 e ’90-
I consiglieri comunali Cristina Cannistrà, Giuseppe Fusco e Andrea Argento (M5S) hanno illustrato la proposta, di recente approvata dalla Commissione toponomastica di intitolare tre strade di Messina per commemorare Gregorio Fenghi, Angelo Alibrandi e Antonio Falcone, cittadini messinesi uccisi dalla mafia.
Alla conferenza stampa, ospitata nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, hanno presto parte anche i familiari delle tre vittime, il giudice Marcello Minasi, Gennaro D’Uva, figlio dell’avvocato Nino D’Uva e il deputato Antonio De Luca, componente della Commissione Antimafia all’Ars.
“Il capitale simbolico che implica la denominazione di strade con i nomi di Fenghi, Alibrandi e Falcone- ha dichiarato Cristina Cannistrà– ha l’obiettivo di conservare la memoria e costruire un nuovo futuro all’insegna dell’impegno e della cultura antimafia”.
E’ stato anche proiettato un video sulla mafia messinese, con la regia di Andrea Scarfì, riprese e montaggio di Gabriele Ferrante e con la consulenza criminologica di Marcello La Rosa.
L’ incontro è stata anche un’occasione per illustrare alcune significative attività svolte dal gruppo M5S sul tema della legalità per la città di Messina.
Il gruppo ha più volte sollecitato l’amministrazione comunale per indire avvisi pubblici per l’affidamento in uso gratuito dei beni confiscati alla criminalità organizzata non ancora assegnati. Nel marzo 2020 è stata presentata anche un’interrogazione per chiedere un resoconto sui beni nella disponibilità del Comune di Messina e sul loro utilizzo.
Inoltre i consiglieri comunali pentastellati, nel febbraio 2019, attraverso due interrogazioni, hanno sollecitato l’amministrazione per attuare le disposizioni previste dal “Regolamento comunale sulle politiche antimafia, misure di contrasto alla corruzione, al gioco d’azzardo, al racket e sostegno alle imprese che denunciano.
Risale al maggio del 2019, infine, una proposta di delibera, poi sottoscritta da tutti i Consiglieri Comunali, nella quale si dava mandato all’Amministrazione di procedere, alla nomina dei componenti dell’Osservatorio Comunale Antimafia.
“Purtroppo, nonostante le nostre svariate attività sul tema della legalità che sono di centrale importanza per una città come Messina, abbiamo ricevuto solo silenzi da parte dell’ex Sindaco De Luca e della sua Giunta”, sottolinea il consigliere Fusco.