Sarà inaugurata oggi alle 15 l’area dedicata all’accoglienza dei profughi ucraini all’interno del padiglione 4 della Fiera del Mediterraneo. Un centro allestito in pochi giorni con impegno, passione e dedizione dai volontari del gruppo di protezione civile comunale in servizio all’hub, che servirà a dare prima accoglienza a chi scappa dalla guerra in Ucraina.
Comprende 25 posti letto divisi in due sezioni, maschile e femminile. Cinque servizi igienici. Una sala mensa e un ufficio medico per garantire assistenza sanitaria e umanitaria. Per i cittadini in arrivo da Kyiv e dalle città martoriate dal conflitto è inoltre prevista una corsia preferenziale per tamponi e vaccini al padiglione 20 dell’hub. Gli uffici amministrativi provvederanno al disbrigo di tutte le pratiche relative alla vaccinazione, come l’equipollenza dei certificati vaccinali ottenuti all’estero, e il rilascio del codice Stp, necessario per i cittadini stranieri sprovvisti di tessera sanitaria, che permetterà loro l’accesso ai servizi sanitari essenziali.
Tra le autorità presenti oggi all’inaugurazione, l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza; il direttore generale del Dipartimento di Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute, Mario La Rocca; il generale di divisione Maurizio Angelo Scardino, comandante militare dell’Esercito in Sicilia; il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani; gli assessori comunali alla Scuola, Giovanna Marano, alla Protezione civile, Maria Prestigiacomo e alla Cittadinanza solidale, Maria Mantegna; il commissario Covid di Palermo Renato Costa.
LE DICHIARAZIONI
A fare gli onori di casa, il commissario Covid della Città metropolitana di Palermo, Renato Costa, che ha mostrato i nuovi locali. “La creazione del centro dimostra una volta in più le capacità di questa struttura di plasmarsi a seconda delle esigenze – afferma Costa -. Lo abbiamo voluto fin dall’inizio come un hub multiforme e flessibile. Con questi cittadini, in fuga dalla guerra, faremo quello che abbiamo sempre fatto e siamo abituati a fare: star loro vicino. Prenderci cura di loro con un’assistenza mirata alle loro problematiche, com’è nell’idea della medicina di prossimità che tanto amiamo. Potremo garantire loro all’arrivo tamponi, vaccini, l’assegnazione di un codice stp per accedere a tutti i servizi sanitari essenziali, le pratiche di equipollenza per riconoscere di aver già ricevuto dosi di vaccino all’estero. Determinante la collaborazione di tutti: Esercito, Protezione civile, Regione, Comune, che qui è il padrone di casa. Possiamo offrire un servizio straordinario, che dimostra che siamo pronti per qualsiasi emergenza, sanitaria e umanitaria”.
“Oggi la macchina dell’accoglienza siciliana compie un nuovo passo avanti, andando ulteriormente incontro a coloro che, dall’Ucraina, arriveranno nella nostra terra – ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, presente all’inaugurazione -. Ci sono responsabilità di ordine sanitario che affida l’ordinanza del capo del dipartimento nazionale di protezione civile, dunque questo luogo si presta senz’altro alle esigenze di primo arrivo dei cittadini in fuga dalla guerra. Sono convinto che anche da questo punto di vista la Sicilia si dimostrerà la terra ospitale che è sempre stata”.
“Ancora una volta Palermo si conferma modello di accoglienza, città che difende il diritto alla vita, strettamente legato al diritto alla pace. L’amministrazione comunale, sin dai primi giorni del conflitto, è impegnata con azioni concrete nel dare assistenza ai profughi in fuga dall’Ucraina”, ha dichiarato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.