I messinesi aprono le porte delle case al mare, degli appartamenti in città, fanno spazio tra armadi e divani per dare accoglienza a chi fugge dalla guerra in Ucraina. Messina apre le porte ed il Commissario Straordinario del Comune aggiunge un tassello in più per i più indifesi, i minori non accompagnati.
Santoro ricordando che da giorni ormai vengono evacuati gli orfanotrofi e gli istituti di accoglienza per minori ha ritenuto di promuovere, all’interno della cornice istituzionale, interventi di tutela nel rispetto dei diritti previsti dalla Convenzione ONU per i bambini e gli adolescenti.
L’ affidamento familiare può essere una soluzione (in questo caso temporanea) da valutarsi caso per caso ed in base alla singola situazione del minore. Con questo spirito è stato pubblicato sul sito istituzionale l’Avviso rivolto ai cittadini residenti nel Comune di Messina che intendono dichiarare la disponibilità all’affidamento temporaneo dei minori non accompagnati, limitatamente alla durata della guerra in Ucraina.
COME PRESENTARE ISTANZA
Gli interessati possono presentare istanza al Centro Affidi Distrettuale 26, e alla dottoressa Daniela De Salvo, a mezzo pec: protocollo@pec.comune.messina. it, oppure consegnarla direttamente all’URP a Palazzo Zanca, piano terra, piazza Unione Europea.
Sarà cura del Centro Affidi Distrettuale 26, trasmettere successivamente, il modulo di iscrizione da compilare e, nel contempo, comunicare il calendario degli incontri informativi/formativi al fine di convogliare le manifestazioni di solidarietà private all’interno di circuiti riconosciuti e conformi al quadro normativo italiano.
Nei giorni scorsi, proprio su queste tematiche il Garante per l’infanzia e adolescenza del Comune di Messina Angelo Fabio Costantino ha lanciato l’allarme sulla necessità di attenersi esclusivamente ai canali istituzionali, vista la delicatezza della questione affidi.
“Nessuna associazione nazionale e/o locale è autorizzata, secondo la normativa italiana e internazionale, ad organizzare trasferimenti e affidamenti nel territorio italiano di minori ucraini o di qualsiasi paese. NESSUNA associazione è autorizzata ad affidare i bambini ad alcuna famiglia si renda disponibile. Chi lo fa commette un reato gravissimo del quale dovrà risponderne. L’ho già detto e lo ribadirò a chiunque tenti di forzare le regole. Il sistema di tutela ed affidamento avviane attraverso provvedimenti del Tribunale per i minorenni a tutela dei minori e delle stesse famiglie affidatarie.Sono numerosissime le famiglie che si sono rese disponibili a Messina per aiutare, come è costume della nostra città che da sempre ha un cuore grande, ma mi preme sollecitare tutti alla prudenza e al rispetto delle regole. Il Governo ha già attivato tutti le Istituzioni dello Stato, anche grazie alle sollecitazioni che sono pervenute dalla nostra città, che si occupano di rifugiati e minori; a quanti vogliono dare il proprio contributo non resta che attendere le notizie ufficiali che arriveranno attraverso i ministeri competenti, i Tribunali per i minorenni e le Prefetture.