Approvati dal Commissario straordinario della Città Metropolitana Leonardo Santoro, i Piani Urbani integrati, nell’ambito del PNRR, per un totale di oltre 132 milioni di euro. Gli investimenti riguardano piani di rigenerazione urbana da destinare a progetti per l’inclusione sociale e la fruizione di risorse naturali, ambientali e paesaggistiche.
Uno dei Piani, per più di 55 milioni e mezzo interessa l’ ex “Città del Ragazzo”, oggi di proprietà della Città Metropolitana, tramite la rigenerazione degli immobili e la valorizzazione degli spazi verdi e degli impianti sportivi esistenti, per scopi di inclusione sociale e fruizione del parco circostante, con la valorizzazione paesaggistica del Castellaccio.
L’altro Piano riguarda una serie di progetti su immobili della Città Metropolitana localizzati a Messina, Taormina e Sant’Agata di Militello, per un importo complessivo di 76.492.548,00 di euro. Verranno valorizzati e rigenerati l’ex Colonia IRIA di Sant’Agata di Militello, il Complesso “Le Rocce” di Taormina, l’Ex Fonderia limitrofa al Liceo Scientifico Archimede di Messina, gli ex Asili IAI di Messina.
Sono inclusi anche interventi nelle aree di risanamento, liberate o in fase di sgombero da parte del Commissario di Governo per il risanamento della baraccopoli di Messina (Largo Diogene, Fondo Pasquale, Via delle Mura, Camaro e gli ex Magazzini Gazzi), oltre alla riqualificazione della estrema zona nord della città nei pressi della Riserva di Capo Peloro mediante la valorizzazione di Torre Morandi, del Pilone, dell’area ex Sea Flight e del contesto urbano e naturalistico circostante.
I Piani approvati sono stati trasmessi ai competenti Ministeri per i successivi passaggi che vedranno la formalizzazione della convenzione con il Ministero dell’Interno e con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per la relativa copertura finanziaria utile all’avvio degli appalti per la progettazione esecutiva e per i lavori.
Soddisfatto l’ex sindaco De Luca, la cui amministrazione ha avviato l’iter per i Piani Urbani. In particolare grande attenzione era stata posta per il progetto di inclusione sociale “Dopo di noi” da realizzare là dove c’è l’ex Città del ragazzo. Secondo il progetto l’ex Città del ragazzo sarà assegnata alla Messina Social City, alle associazioni di volontariato ed agli operatori del terziario specializzate nell’assistenza sociale in genere ma specificatamente per il progetto “dopo di Noi” previsto dalla Legge 25 giugno 2016 per tutelare i diritti dei disabili gravi rimasti privi del sostegno familiare che disegna, per la prima volta, un piano importante di aiuto e di supporto per i disabili in gravi condizioni di salute. La rigenerazione comprende anche interventi di recupero paesaggistico del “Castellaccio” che è situato sulla sommità della collina di Gravitelli, oltre alla sistemazione degli impianti sportivi e del parco circostante che verrà aperto a tutti come parco urbano cittadino.
L’altro Piano prevede diversi interventi di rigenerazione, valorizzazione e rifunzionalizzazione di importanti immobili e siti di interesse ambientale, e di beni di valore storico-architettonico, attraverso l’impiego di tecnologie eco-sostenibili (bio-edilizia, efficientamento energetico), ripristino funzionale e miglioramento ecologico del verde urbano, specificatamente per fruizione delle aree naturali protette quali la Riserva di Capo Peloro a Messina, quella di Isolabella a Taormina, ed il Parco dei Nebrodi.
Le risorse sono destinate anche alla riqualificazione totale di Torre Morandi, della base del Pilone, dell’area ex Sea Flight (nel frattempo liberata dai ruderi oggi esistenti) come da concorso di progettazione voluto da De Luca nel 2021.
Ma sono anche previsti interventi di rigenerazione urbana per l’ex fonderia e l’ex asili IAI, i complessi Ex colonia IRIA, a Sant’Agata di Militello e Le Rocce di Taormina, beni di proprietà della Città Metropolitana e che verranno adibiti a scopi di aggregazione e fruizione turistica e culturale delle aree ioniche e tirreniche contigue.
“Si completa un percorso finalizzato alla gestione delle risorse assegnate alla Città Metropolitana e da utilizzare per la rigenerazione di ampie aree urbane” commenta Cateno De Luca che ha ringraziato il personale delle Direzioni Tecniche degli uffici della Città Metropolitana per l’impegno profuso, utile alla redazione dei Piani, e che hanno visto continue concertazioni con gli organi ministeriali per definire una strategia che fosse apprezzata e condivisa.