La vostra Patti Holmes vi accompagna a San Biagio Platani (AG) per mostrarvi e celebrare i suoi maestosi Archi di Pane, che dal primo aprile al 6 maggio, si faranno ammirare in tutta la loro magnificenza.
Le origini di questa manifestazione folkloristica e religiosa affondano le radici nel XVII secolo, quando il piccolo centro dell’agrigentino altro non era che uno dei tanti feudi siciliani. A quei tempi gli Archi di Pane venivano esposti in occasione delle feste pasquali per accogliere i grandi feudatari, che andavano a riscuotere tasse e gabelle. I contadini, con l’esposizione di queste vere e proprie meraviglie, volevano non solo rappresentare, dal punto di vista religioso, la vittoria di Cristo sulla morte, ma dimostrare la volontà di uscire dalla condizione di stenti in cui vivevano, con la speranza di un futuro più florido e sereno.
A cominciare dal termine s’intuisce subito quale sia la struttura, che si rifà all’arco trionfale che, nell’architettura basilicale, rappresenta il limite, la soglia di passaggio, dalla navata centrale al transetto dove si svolge il sacro rito. Questa bellissima e festosa tradizione nasce quando le due confraternite, i devoti alla Madonna, “I Madunnara”, con sede nella Chiesa Madre, e al Cristo risorto: “I Signurara”, con sede nella Chiesa del Carmine nei pressi del Calvario, decisero di delimitare lo spazio dove il giorno di Pasqua sarebbe avvenuto l’incontro del Cristo Risorto con la Madre.
Passeggiando sotto questa struttura architettonica, che ha la forma di una chiesa composta dall’entrata, dal viale e dall’arco, si ha una sensazione di grande sacralità e raccoglimento; inoltre questa festa celebra anche il risveglio della natura e, infatti, non è un caso che la loro struttura sia mescolanza di frutti, essenze, odori e, soprattutto, di pane, frutto del duro lavoro dei campi, che è l’elemento decorativo per eccellenza.
Una grande comunità, quella di San Biagio Platani, che ha dato origini ad una manifestazione unica nel suo genere, ricca di devozione, cultura e arte a 360 gradi: architettura, pittura, scultura, e altri linguaggi espressivi uniti in un tripudio di bellezza.
Materiali come canne, salici, ramoscelli di ulivo, rosmarino, alloro, arance, si trasformano in cattedrali e in colonnati; pane, uova, zucchero, sale, in decorazioni; mandorle, spighe, granoturco, datteri, fiori e legumi, invece, in mosaici. Questa strabiliante mostra all’aperto, che lascia a bocca aperta i sempre più numerosi visitatori, è realizzata in due rami del corso Umberto I, che è il principale e ha come centro la Chiesa Madre, luogo di incontro tra il Cristo Risorto e la Madonna, portati in processione il giorno di Pasqua dalle rispettive confraternite.
Per vedere e godere di questi capolavori avete tempo fino al 6 maggio. Entrerete in una dimensione fiabesca, e farete felici i vostri bimbi che, sicuramente conoscendo la fiaba di Hansel e Gretel e la famosa casetta di marzapane, staranno col nasino all’insù a guardare questi archi giganteschi e si renderanno conto come la realtà possa superare ed essere più entusiasmante della fantasia
PROGRAMMA:
Sabato 14 aprile
Alle 18, musica live con Arcangelo Amella
Domenica 15 aprile
Alle 18, concerto live con i Soul Express
Domenica 22 aprile
Alle 9 – Sotto gli Archi di Pane
Raduno auto d’epoca
Alle 17,30
Gruppo Folkloristico “Kokalos”
Domenica 29 aprile
Alle 18, spettacolo di illusionismo con Danilo Proietti