Il collegio dei revisori dei conti ha dato parere negativo al bilancio consolidato 2016 evidenziando diverse criticità sul modus operandi dell’Amministrazione comunale.
Un documento lungo 27 pagine, firmato da Marcello Barbaro, Sebastiano Orlando e Calcedonio Li Pomi e consegnato ai consiglieri comunali, a cui adesso è passata questa “patata bollente”.
Tra i rilievi più significativi evidenziati vi sono:
il disallineamento, le posizioni debitorie non conciliate, con le società partecipate, dal 2014 al 2016-2017, che è aumentato, passando da 7,6 milioni a oltre 42 milioni. Secondo i revisori, deriva da “un mancato esercizio di controllo, a un del tutto inadeguato contenuto dei contratti di servizio“;
la Corte dei Conti ed il MEF hanno più volte segnalato le gravi carenze del Comune riguardo ai rapporti con le società partecipate e la mancata attuazione del controllo analogo;
i revisori, invece, per quanto concerne i crediti delle società partecipate nei confronti dell’ente, non sono nelle condizioni di asseverare le posizioni di Amat (9 milioni), Rap (13 milioni) e Amap (1,8 milioni);
secondo i revisori “il Comune di Palermo opera in condizioni di diseconomicità anche a prescindere dai risultati delle società partecipate“.
Si legge, dunque, nel documento che “L’organo di revisione esprime valutazione non positiva sul bilancio consolidato 2016. Si ritiene però, pur in presenza delle diverse e significative criticità, connesse soprattutto con la inadeguata gestione dei rapporti economico-finanziari con le società partecipate, che possa essere approvato“, tradotto significa che se i consiglieri dovessero approvare il documento dovranno provare a mettere una pezza su alcune delle criticità, la cui lista è veramente lunga.
I revisori puntano il dito contro l’Amministrazione e scrivono “Malgrado vi fosse ampia consapevolezza delle disfunzioni e delle irregolarità nella gestione dei rapporti con le partecipate e si fossero ricevute sollecitazioni a mettere in atto delle soluzioni, il Comune ha continuato a tenere un atteggiamento gestionale e amministrativo dilatorio e di sostanziale inerzia“. L’approvazione del consuntivo, infatti, sarebbe avvenuta “in assenza della certezza giuridico contabile della consistenza al 31/12/2016 delle reciproche partite debitorie-creditorie del Comune con i propri organismi partecipati e dunque in difformità alle vigenti disposizioni normative“, inoltre, tra l’approvazione del rendiconto e del consolidato i disallineamenti sono aumentati di 5 milioni di euro.
“Il Comune opera in condizioni di diseconomicità anche a prescindere dai risultati delle società partecipate“, dicono i revisori concentrandosi sul conto economico, infatti, la perdita di esercizio, che nel 2016 ammontava a più di 187 milioni di euro, dopo il consolidamento è aumentata di 40 milioni di euro.
“Quanto sopra – continuano – non può e non deve significare che potrà essere ulteriormente tollerato, anche alla luce di quanto rilevato dalla Ragioneria generale dello Stato, il permanere della situazione attuale fino all’approvazione dei documenti contabili relativi all’esercizio 2017. Non potrà essere positivamente esaminato il rendiconto della gestione 2017 qualora non risultassero ancora assunti i provvedimenti necessari ai fini della riconciliazione delle perdite debitorie e creditorie come chiaramente prescritto dalla normativa”.
Secondo il capogruppo del MoVimento 5 Stelle Palermo, Ugo Forello “La relazione dei revisori rappresenta una fotografia spietata della realtà ed evidenzia i molteplici inadempimenti di cui si è resa responsabile l’Amministrazione comunale negli ultimi anni. Questo documento certifica la cattiva gestione economico-finanziaria del sindaco Orlando. È urge avviare una nuova fase al Comune“.
“Le criticità sono numerose- conferma Sandro Terrani, capogruppo Mov139 – faremo ulteriori passaggi con i revisori dei conti sia in commissione Bilancio che in Aula. Se ci sono spiragli per poterlo approvare non saremo noi a metterci di traverso. Il consolidato è un documento fondamentale per il prosieguo dell’attività amministrativa del Comune. La sicurezza che l’amministrazione stia apportando i necessari correttivi è garanzia per il Consiglio“.